Cadono le colonne,
abbatto ogni parete,
crollano le finte certezze
faticosamente create.
Non c’è più un mondo
su cui sostare,
una boa verso cui risalire
per galleggiare attendendo la morte.
Esiste solo l’essenza
nella quale sprofondare
e a cui tornare
per poter finalmente vivere.
Daniele Corbo
Mani aperte
Con le mani
aperte
non stringo
più nulla
e trovo spazio
per accogliere
l’immenso
che tutto
attraversa
Apro gli occhi
e guardo
dentro me
nuove sfumature
prima sconosciute
consapevole
che non possedendo
poi nulla
mi possiede
Adesso
riconosco
la vera vita
risorgendo
ogni giorno
come araba fenice
dalla mia
stessa cenere
25.10.2017 Poetyca
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