Il mio viaggio più bello, oltre il linfoma

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Adoro viaggiare. Da quando lavoro in uno studio legale, da poco più di cinque anni ormai, è diventato complicato organizzarsi e accumulare quanti più giorni possibili per godersi del meritato riposo; nonostante ciò, il potersi rilassare in qualche luogo più esotico, è diventato anche molto più godurioso. Certe vacanze, lo avverti davvero che sono meritate.

Adoro fare l’avvocato. Di tempo ce n’è voluto, e di fatica non ne parliamo. Quanti sacrifici, i primi anni, durante il praticantato, o durante le notti passate sui libri. Adesso lo riconosco tra mille, lo sguardo fiero di chi come me può ritenersi veramente felice, perché svolge un mestiere che gli piace.

Dicevo che adoro viaggiare. Da un pò di tempo a questa parte, però, non mi riusciva più tanto facile. La ricordo molto bene, quella vacanza in Corsica tre anni fa: febbre che non accennava a passare, una stanchezza immensa e tanto affaticamento per ogni passo che facevo e, signori miei, quanti bei piatti di pesce che lasciavo intatti in quei ristoranti meravigliosi in cui andavo. Diciamo che, sorprendentemente, non donavo più grandi soddisfazioni ai miei amici, figurarsi ai miei amati amici ristoratori.

A Milano, la sensazione era di ritornare alla vita di sempre, ma fu quasi subito chiaro che non sarebbe stato così. I primi campanelli di allarme suonarono con gli esami sballati del sangue e poi, col procedere degli approfondimenti diagnostici, la presenza di un Linfoma di Hodgkin fu ben presto molto chiara.

Il Linfoma (o Morbo) di Hodgkin è una neoplasia dei tessuti linfoidi secondari, come i linfonodi, ghiandole presenti lungo la rete linfatica a livello di collo, ascelle, inguine e, più profondamente, nel torace e nell’addome. La cellula anomala linfonodale dal quale si origina il Morbo si divide e si replica, ed anche le nuove cellule, a loro volta, si duplicano, producendo sempre più cellule anomale che non muoiono, come invece succede periodicamente a quelle sane. Queste cellule anomale non sono in grado di proteggere l’organismo dalle infezioni o dagli altri disturbi come invece, fisiologicamente, dovrebbero; al contrario, si accumulano formando una massa di tessuto malato.

La prima sfida più grande fu quella di prepararsi, fisicamente e mentalmente, alla chemioterapia. Dopo una primissima fase di sconforto, nacque in me, con una naturalezza sconcertante, la voglia di mantenere la positività che mi ha sempre contraddistinto e la forza di non cadere nella trappola degli effetti collaterali. Di continuare ad amarmi, a truccarmi, nonostante dopo poco non avessi più la mia folta chioma nera e le mie sopracciglia così ben curate. Di continuare a tenermi aggiornata sull’andamento delle cose nello studio per il quale lavoravo. E, non per ultimo, di continuare a mangiare, sebbene tante volte ne volessi proprio fare a meno.

Come già sapete, adoro viaggiare. Sono passati due anni e, per la prima volta, lo scorso settembre, sono riuscita a trascorrere quattro giorni a Capo Vaticano, nel mio bel mare calabrese, la terra in cui sono nata. Da avvocato, mi sono sempre chiesta come si sentissero i carcerati quando riuscivano ad ottenere la propria libertà; da ex-malata, ritengo di averlo capito. Non ho dovuto fare il calcolo dei giorni in cui non sarei stata bene per poter partire, né di quelli in cui mi sarebbero toccate visite, esami e chemio in ospedale; non ho potuto proprio farne a meno di sentirmi infinitamente libera. Passeggiavo sulla spiaggia e nuotavo fino alla scogliera senza stancarmi, riuscivo a completare le parole crociate che durante le sedute di chemio lasciavo inconcluse: chi mi conosce, sa che detesto lasciare le cose incompiute. Non riesco più a dare per scontato la vita, e ciò che ottengo e mi godo ogni giorno. La mia felicità è il più grande guadagno mai ottenuto. La mia salute, la vittoria più grande in quell’immenso tribunale che è la vita.

24 commenti Aggiungi il tuo

  1. alemarcotti ha detto:

    Ti ho letta in un fiato e ho ritrovato un po’ di me in te. Una cosa bellissima non farsi buttare giù. Ti abbraccio forte forte

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    1. Silvias ha detto:

      Grazie Ale, questo racconto è infatti ben riuscito ed è stato ispirato da una persona in gambissima, forte e molto molto positiva. Se volessi condividere un po’ di te con noi di Orme Svelate, sarei felicissima di poter raccontare la tua storia. Se ti va, scrivimi a silvia.scocca@gmail.com
      Grazie per il commento, ti abbraccio! Silvia

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      1. alemarcotti ha detto:

        Grazie di cuore 😘

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  2. Quando si nasce per volare nulla e nessuno può fare da ostacolo e devi essere fiera di te stessa e della tua capacità di superare lo sconforto.

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    1. Silvias ha detto:

      ❣️

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    1. Silvias ha detto:

      Grazie di cuore, Sara!

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      1. Sara Provasi ha detto:

        Grazie a te della condivisione! 🙂

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  3. AsiaJackson ha detto:

    Sei fortissima..❤ anche mio papà ha avuto il linfoma.
    Un abbraccio✨

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    1. Silvias ha detto:

      Ciao Asia, allora sarai anche tu una persona fortissima con un papà coraggioso e in gamba che avrà affrontato la malattia nel migliore dei modi. Se ti facesse piacere condividere con noi di Orme Svelate la tua testimonianza e quella del tuo papà, sarei orgogliosi di poter raccontare la vostra storia 🙂 scrivimi a silvia.scocca@gmail.com
      Grazie per il commento, ti abbraccio forte!

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      1. AsiaJackson ha detto:

        Grazie a te per la risposta, sei molto gentile❤ ti ho scritto!

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  4. Emozioni ha detto:

    Anche mia mamma, anni fa, ha vinto la battaglia contro il linfoma.
    So cosa vuol dire, rimettersi un paio di occhiali nuovi, e riscoprire la “ vita”. Come figlia, ho ripreso la scoperta con lei.
    Ed il viaggio, continua.
    Sempre più sorprendente!

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    1. Silvias ha detto:

      Bellissima la metafora degli occhiali nuovi! In fondo, la vita è tutta una questione di prospettive e molto dipende dagli occhi con i quali si vede il mondo. Grazie per il bellissimo commento e, se vuoi raccontarmi la tua testimonianza come figlia di chi ha vissuto questa malattia, puoi scrivermi, mi farebbe molto piacere! Silvia.scocca@gmail.com
      Ti abbraccio! Silvia

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  5. cuoreruotante ha detto:

    È molto bello il messaggio che hai condiviso. Brava!

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    1. Silvias ha detto:

      Oh ma che bello ❣️ vuol dire che sono riuscita nel mio intento! Grazie infinitamente 🙂

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      1. cuoreruotante ha detto:

        Grazie a te e a “lei” 💕

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  6. illettorecurioso ha detto:

    Un bellissimo racconto, un abbraccio!

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    1. Silvias ha detto:

      ❣️ grazie!

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  7. Menti Vagabonde ha detto:

    Bello, tanti auguri per tutte le cose belle che ti aspettano

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    1. Silvias ha detto:

      ❣️ ❣️

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  8. NientedispeciAle ha detto:

    Il mio papà ha avuto un mieloma multiplo e leggendo te mi sembrava di leggere lui. La stessa tenacia, la stessa forza, la stessa determinazione a farcela. E ce l’avete fatta! Un abbraccio, Ale

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    1. Silvias ha detto:

      Così contenta per le tue belle parole e l’immedesimazione che mi si stringe il cuore ❣️ grazie!

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  9. marcocostarelli ha detto:

    Complimenti che bel pezzo che è

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  10. roninjax ha detto:

    Spero che la mia traduzione sia corretta. I tuoi pensieri sono stimolanti. La vita è preziosa. Non dovremmo mai dare per scontato, godendo ogni momento e preparandoci a quando la nostra residenza cambierà.

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