Uno delle paure più grandi delle persone con disturbo paranoide è quello di essere controllati in qualche modo dalla società, allora nascono le teorie più varie e deliranti a riguardo. Ma forse un fondo di verità potrebbe esistere, in quanto il comportamento potrebbe essere influenzato da segnali sottili e a malapena visibili, come un’immagine carica emotivamente che viene brevemente proposta su uno schermo televisivo o su un cartellone stradale. Potrebbe sembrare un’isteria sulla pubblicità nascosta, ma secondo una nuova ricerca pubblicata su Frontiers in Psychology, tale condizionamento esisterebbe. Ricercatori dell’Università della California, a San Diego, stanno studiando l’effetto da un po’ di tempo. In uno studio precedente, i neuroscienziati hanno riferito che mostrare brevi immagini di facce felici a persone assetate portava loro a bere più di una bevanda subito dopo, mentre le immagini di facce accigliate li portavano a bere di meno. Sorprendentemente, i partecipanti non erano a conoscenza di un cambiamento nel loro stato emotivo. In questo nuovo studio, i ricercatori hanno ampliato la portata dei loro test oltre le facce, inserendo altre immagini e parole. Volevano confrontare due principali tipi di stimoli emotivi che le persone incontrano nella loro vita: parole e immagini, comprese quelle di volti emotivi e immagini evocative di oggetti. Hanno anche testato se è importante che questi stimoli vengano presentati molto brevemente o per un periodo di tempo più lungo. I ricercatori hanno chiesto a studenti universitari volontari di classificare oggetti, volti o parole sullo schermo di un computer. Mentre mostravano una serie di immagini emotivamente neutre in rapida successione, i ricercatori hanno incluso brevi flash di volti, immagini o parole che erano sia positivi che negativi. Dopo il compito, i ricercatori hanno offerto una bibita analcolica e hanno permesso ai partecipanti di bere quanto desideravano. Il primo esperimento ha confrontato l’effetto di parole emotive, come “panda” (positivo) e “coltello” (negativo), con quello di espressioni facciali felici (positive) e arrabbiate (negative). Il secondo ha confrontato l’effetto delle parole emotive con immagini di oggetti carichi di emozioni, come una pistola o un cane carino. Come negli studi precedenti, i partecipanti hanno bevuto di più dopo aver visto facce felici che dopo aver visto facce arrabbiate. I partecipanti hanno anche bevuto più dopo aver visto oggetti positivi che dopo aver visto oggetti negativi. Al contrario, le parole positive non hanno aumentato il consumo. Hanno scoperto che le immagini emozionali degli oggetti alteravano la quantità di liquidi bevuta dai partecipanti, con oggetti” positivi “che aumentavano il consumo e oggetti” negativi “che la riducevano. Ma le persone non erano influenzate da parole emotive, che erano in qualche modo impotenti – anche se le parole erano considerate impressionanti come le immagini. Sorprendentemente, le immagini quasi invisibili – mostrate per soli 10 millisecondi – hanno avuto lo stesso effetto delle immagini chiaramente visibili mostrate per 200 millisecondi. Nel loro esperimento, la durata dell’emissione emotiva non aveva importanza per la sua capacità di influenzare il consumo. Ciò richiama alcuni studi precedenti, anche se sono necessarie prove più convincenti per affermare con sicurezza che le immagini fuggevoli funzionano così come le immagini più evidenti nel modificare il comportamento. Capire perché le immagini emotive sono più potenti delle parole emotive è il prossimo compito dei ricercatori. Essi ipotizzano che le immagini cariche emotivamente possano parlare più direttamente a noi delle parole, che possono essere sfumate e ambigue e possono richiedere più pensieri prima che possano influenzarci. Al momento sembra che una singola immagine valga più di una parola. È realmente così? Le immagini hanno davvero un potere così evocativo e condizionante? Chiudo con una mia speculazione: se fossero confermati questi risultati si potrebbe iniziare a pensare a psicoterapie per immagini, piuttosto che basate sul dialogo?
Daniele Corbo
Bibliografia: Influence of Suboptimally and Optimally Presented Affective Pictures and Words on Consumption-Related Behavior. Piotr Winkielman and Yekaterina Gogolushko. Front. Psychol., 29 January 2018
Questo ultimo metodo sull’utilizzo delle immagini é praticato da tempo soprattutto sui bambini molto piccoli così come su persone particolarmente disturbate ed è il metodo migliore per lo psicoterapeuta per aprirsi un varco nella loro psiche ed interagire.
Quanto ai messaggi subliminali Fiumi di parole non sono valsi quanto la pubblicazione di questa immagine per citarne una purtroppo tra tante.
Sherabientot
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Grazie per il tuo commento. Mi chiedo su che basi lo utilizzino come psicoterapia se solo adesso iniziano ad uscire studi sull’associazione tra immagini ed effetti sulla psiche. Forse sarebbe il caso di aumentare gli studi sugli effetti delle immagini.
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Anche io penso che ci sono varie suggerimenti attraverso la tv, tg, web, pubblicità ecc che influisce sulla nostra vita.. credo che siamo tutti ben osservato dalla nostra società con videosorveglianza, non ho nessuna paranoia, ma potrebbe essere anche possibile che ci spiano attraverso la tv o il pc.. non ho nulla da nascondere 😉
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Neanche io…😉
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😉
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Che servano a qualcosa di utile finalmente questi messaggi subliminali piuttosto che utilizzarli contro la società. Per me sarebbe un grande passo avanti se li utilizzassero per la cura della psiche.
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infatti, è anche il mio auspicio!
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prima era solo la tv ora che si è espansa la tecnologia,quanti messaggi e informazioni raccolgono subdolamente sui nostri tablet smartphone e pc?!!! si parla tanto di privacy e quando ci fanno firmare il rinnovo di questa beata tutela dobbiamo crocettare su dai il consenso altrimenti non si procederebbe con la pratica…e dopo ecco che aumentano le mail pubblicitarie che bombardano letteralmente le caselle di posta elettronica… è un costante monitoraggio e bombardamento continuo di messaggi che anche se cancelliamo si insinuano subdolamente anche solo per qualche istante nel nostro cervello… diversa cosa sono gli stimoli benefici che potrebbero avere in terapie precise alcune immagini, come lo hanno ad es determinati colori che influiscono sul nostro umore …
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Internet è in assoluto il mezzo più intrusivo che c’è, ma purtoppo è così potente che rinunciarvi comporta una serie importante di svantaggi… almeno se si iniziassero ad usare queste conoscenze anche in positivo sarebbe un buon risultato.
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Credo che sia una pratica che già è usata, vedi i “pubblicitari” spero che nel tempo sia usata per scopi benefici per l’umanità.
Un saluto.
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Si infatti, in tal senso si. Il problema è che per condizionare i gusti basta l’intuizione, per usarla a fini terapeutici in modo scientifico occorre fare una seria ricerca… buona serata
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L’immagine credo sia più forte di qualsiasi parola, non ha metafore, è diretta, trasmette una serie di sensazioni e a seconda della sua potenziale immediatezza arriva nei meandri più reconditi del nostro profondo.
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Sono assolutamente d’accordo con te!
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poi… il marketing, la manipolazione, si cela ovunque.
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Negli anni ’80 girava la leggenda che qualche politico
utilizzasse, durante le campagne elettorali, spot tv con messaggi subliminali per ottenere il voto degli italiani. Ripeto, era una leggenda che girava negli anni ’80. Non ho mai acceetato se corrisponda a verità.
E oggi mi fai venir e il dubbio che qualcun’altro, quando appare in tv, ha sempre un foglio in mano e con questi compia un gesto, all’apparenza innoquo, ma che secondo me potrebbe celare qualcosa di sospetto. Infatti alza la mano col foglio e poi, abbassandola la porta verso di se, come a dire: “questa e la scheda elettorale. Vota me”. Sarà la mia pazzia, ma il sospetto c’è.
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Grazie per aver valorizzato il mio articolo… Il tuo è meraviglioso, lo rileggerò con maggiore attenzione perché richiede grande attenzione.
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Concordo pienamente con quanto hai scritto : quello che mi disturba all’inverosimile è la pubblicità martellante , ripetitiva , mostrata ad oc , nei programmi per bambini ! Quando le mie nipotine guardano la TV non le lascio mai sole e , quando c’è la pubblicità , le distraggo e zittisco lo schermo ! La vedono poco perché sia i loro genitori che noi nonni siamo contrari , ma secondo me è educativo che imparino fin da piccole , a non lasciarsi influenzare , a vedere in modo critico ciò che guardano e oserei dire sentono ….non solo in TV . Grazie per questa condivisione !
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Nonni, genitori ed educatori dovrebbero operare tutti come voi. Non potendo condizionare i mass media è fondamentale vigilare ed educare. Buona domenica, cara
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L’ha ribloggato su Alessandria today @ Pier Carlo Lava.
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