
Mani sudate, cuore che batte forte e la voce che vacilla: molte persone trovano che parlare in pubblico sia spiacevole. La semplice anticipazione della valutazione sociale aumenta l’attività di quasi tutti i sistemi corporei legati allo stress, con un’attivazione particolarmente forte nell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene (HPA), il sistema centrale di risposta allo stress del corpo umano. In che modo l’asse HPA risponde al feedback che riceviamo dagli altri in queste situazioni sociali? È noto che il feedback verbale positivo o negativo in risposta a un discorso “giudicante” attiva l’asse HPA. Un nuovo studio di feedback non verbale, pubblicato su Scientific Reports da ricercatori dell’Università del Wisconsin-Madison e della Bar-Ilan University, trova che i sorrisi possono ridurre o aumentare lo stress fisico a seconda di come vengono percepiti. I sorrisi con diverse funzioni sociali hanno effetti diversi sull’attività dell’asse HPA quando sono percepiti come feedback valutativo in situazioni sociali stressanti. I ricercatori hanno misurato i livelli di cortisolo nella saliva di 90 studenti universitari maschi come indicatore dell’attività dell’asse HPA. Hanno scoperto che i sorrisi “dominanza”, che sfidano la posizione sociale e la disapprovazione del segnale, sono stati associati ad una maggiore attività dell’asse HPA, come aumenti della frequenza cardiaca e del cortisolo salivare. Anche gli individui che percepivano sorrisi “dominanza” hanno impiegato più tempo per tornare ai livelli basali di cortisolo dopo l’evento stressante. Queste risposte fisiche ai sorrisi “dominanza” rispecchiano le influenze del feedback verbale negativo. Al contrario, i sorrisi ‘ricompensa’ e ‘affiliazione’, che rafforzano il comportamento, segnalano la mancanza di minaccia e facilitano o mantengono legami sociali, esercitano, rispettivamente, influenze simili agli effetti di dimostrazione di cordialità e valutazione sociale positiva e attività fisiologica tamponata. Gli autori hanno anche scoperto che gli individui con una maggiore variabilità della frequenza cardiaca – la variazione del tempo tra ogni battito cardiaco – hanno mostrato risposte più sfumate a diversi sorrisi. Una maggiore variabilità della frequenza cardiaca – un indice dell’attività del sistema nervoso parasimpatico – è positivamente associata all’accuratezza del riconoscimento dell’espressione facciale. I risultati forniscono un’ulteriore prova dell’opinione che i sorrisi non costituiscono necessariamente un feedback non verbale positivo e che possono influire sulle interazioni sociali di influenzare la reazione fisiologica delle persone che li percepiscono. Inoltre, il cortisolo sembra supportare la rilevazione della minaccia sociale e coordinare l’attività biologica necessaria per rispondere adeguatamente alla minaccia. Hanno anche notato che i risultati contribuiscono alla crescente evidenza di differenze individuali nella sensibilità al significato dell’espressione facciale. Insomma sembra che basti un sorriso “sbagliato” per farci stare male.
Daniele Corbo
Bibliografia: Functionally distinct smiles elicit different physiological responses in an evaluative context. Jared D. Martin, Heather C. Abercrombie, Eva Gilboa-Schechtman & Paula M. Niedenthal. Scientific Reportsvolume 8, Article number: 3558 (2018).
L’ha ribloggato su Alessandria today.
"Mi piace""Mi piace"
Molto, Molto, Molto interessante! Buona domenica (o quel che ne resta.)
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie mille! auguro anche a te di finire questa domenica serenamente…
"Mi piace""Mi piace"
Ho sofferto a lungo di attacchi di panico e paura degli altri… ora la cosa è abbastanza sotto controllo ma non del tutto (almeno, non in alcune manifestazioni fisiologiche)… sono giunta alla conclusione che questi problemi non siano tanto legati (come spesso si dice) a forme di insicurezza ma più al fatto di percepire gli altri come più sicuri di quanto non siano. E che solo da questo derivi poi un senso di inadeguatezza
"Mi piace"Piace a 1 persona
Il problema è che non dovrebbe interessare quanto gli altri siano sicuri e soprattutto non bisogna essere giudicanti verso sé stessi e stabilire di essere inadeguati
"Mi piace""Mi piace"
Dissento… se percepisci gli altri come sicuri di sè e senza problemi, ingigantisci la tua condizione di esitazione anche laddove questa sia invece perfettamente comune e naturale
"Mi piace"Piace a 1 persona
Ognuno è un individuo a sé stante, con le proprie caratteristiche, pregi e difetti. I confronti non hanno mai senso, l’importante è esprimersi al meglio, per quello che si è
"Mi piace""Mi piace"
Ovvio, ma valutare in maniera errata l’altro ammetterai che distorce anche l’immagine di sè
"Mi piace"Piace a 1 persona
Anche perché se non sei in grado di valutare l’altro in modo oggettiva, probabilmente non lo saprai fare neanche con te stesso…
"Mi piace""Mi piace"
Esattamente
"Mi piace"Piace a 1 persona
siamo d’accordo di nuovo, mi inizio a preoccupare!😝
"Mi piace""Mi piace"
Magari non siamo poi così distanti…
"Mi piace"Piace a 1 persona
inizio a crederlo…
"Mi piace"Piace a 1 persona
La prima volta durante una conferenza al liceo, appena mi diedero il microfono vidi il vuoto e andai nel pallone. Di come poi sia diventata così brava a tenerlo in mano e a usare la bocca ancora non so, forse la necessità di gridare, sì, che mi ha guidato. E poi è diventata arte.
"Mi piace"Piace a 1 persona
forse hanno preso il sopravvento altre esigenze che hanno sopraffatto l’ansia e l’insicurezza…
"Mi piace""Mi piace"