Le parole hanno un peso, quello che diciamo genera emozioni. La conversazione ci distingue dagli altri esseri viventi; è il nostro mezzo di condivisione, il nostro modo di espressione. Quello che udiamo innesca in noi reazioni biochimiche, accelera il nostro respiro, le palpitazioni diventano più frequenti, condizionano il nostro umore. La parola è la medicina più potente, ci da speranza, ci incoraggia, fa scattare in noi una serie di reazioni positive. Allo stesso tempo può ferire, abbattere, demotivare; soprattutto chi vive un disagio e ha bisogno del sostegno e della fiducia di chi sta al suo fianco. Il rischio è quello di rimanere nell’oblio delle frasi fatte, del “sentito dire”, impauriti di dar creatività alle nostre parole, timorosi del giudizio degli altri.
Non dobbiamo perdere la capacità di espressione, non portiamo le nostre conversazioni ad essere ripetitive e scontate. Non priviamoci della facoltà di giudicare, nel senso positivo della parola, perchè solo con quest’ultima possiamo essere liberi veramente…
Giacomo Berghenti
Il termine “giudicare” potrebbe essere fuorviante. Il senso dell’articolo, però, per quanto mi riguarda è chiaro e mi trovi d’accordo.
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Bisogna stare attenti quando si parla di giudizio… tuttavia ha un significato anche positivo
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Sono d’accordo.
Ciao Giacomo!
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Ciao, grazie
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A te
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Giusto, ho sempre affermato anche io che le parole hanno un peso
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Vero!
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La parola è una delle massime espressioni della libertà dell’uomo, peccato che a volte può ferire più di un coltello…ma propabilmente anche li è la sua libertà.
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