Passano i giorni, fatti di sole, di luna e di stelle.
E si vive da eroi anche quando si vorrebbe solo essere cullati da un dolce e calmo riposo.
Mi giro attorno e vedo tante maschere come la mia, ne ho un’infinità, una per la forza, una per i sorrisi, una per il coraggio, una per la disponibilità, non sono ancora riuscita a costruirne una per il cuore.
Ogni tipo di maschera è indossata per questo estremo bisogno di vedere anime consolate, sorridenti, soddisfatte.
Poi arriva il momento di toglierle ed ognuna di esse lascia ogni volta delle ferite che faticano a ristabilizzarsi.
Ed allora mi domando se è giusto, se a senso.
Ed allora ne prendo una ad una ed inizio con loro un serio discorso.
“A te, che rilasci sorrisi, sappi che a volte mostrare una lacrima è segno di umanità non di debolezza”
“A te, che mi fai forte, sappi che a volte è più di conforto una lacrima unita a quella che ti si poggia sulla spalla piuttosto che un volto fatto di pietra”
“A te, che mi fai coraggiosa, sappi che a volte la paura non è così nociva e mostrarla non incute timore bensì prezioso aiuto anche per me”
“A tutte voi maschere sappiate che pure io ho bisogno d’essere me stessa per non morire dentro”.
🙂 buona giornata
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Molto vera
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Bellissimo post… Fa riflettere
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Mostrarsi ogni tanto e con chi possiamo farlo come si è e non come vogliamo che gli altri ci vedano. Anche noi abbiamo bisogno di ricevere e non dare sempre.
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Grazie del contributo che hai dato al nostro blog.
Bellissimo!
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