
Secondo un nuovo studio, gli adulti più anziani che riprendono a disegnare potrebbero migliorare la loro memoria. I ricercatori dell’Università di Waterloo hanno scoperto che anche se le persone non erano brave a farlo, disegnare, come metodo per aiutare a conservare nuove informazioni, era meglio che riscrivere note, esercizi di visualizzazione o guardare passivamente le immagini. Hanno scoperto che il disegno potenzia la memoria negli adulti più anziani meglio di altre tecniche di studio conosciute. Questi risultati sono davvero incoraggianti ed i ricercatori stanno esaminando i modi in cui possono essere utilizzati per aiutare le persone affette da demenza, che subiscono una rapida diminuzione della memoria e delle funzioni linguistiche. Come parte di una serie di studi, i ricercatori hanno chiesto ai giovani e agli adulti più anziani di fare una varietà di tecniche di codifica della memoria e quindi li hanno testati dopo averlo fatto. I ricercatori ritengono che il disegno abbia portato a una memoria migliore rispetto ad altre tecniche di studio perché ha incorporato molteplici modi di rappresentare l’informazione visiva, spaziale, verbale, semantica e motoria. Il disegno migliora la memoria attraverso una varietà di attività e popolazioni, e la semplicità della strategia significa che può essere utilizzato in molte impostazioni. Come parte degli studi, i ricercatori hanno confrontato diversi tipi di tecniche di memoria per aiutare la conservazione di un insieme di parole, in un gruppo di studenti universitari e un gruppo di anziani. I partecipanti codificherebbero ciascuna parola scrivendola, disegnandola o elencando gli attributi fisici relativi a ciascun elemento. Successivamente, dopo aver eseguito ciascuna attività, è stata valutata la memoria. Entrambi i gruppi hanno mostrato una migliore conservazione quando hanno usato il disegno piuttosto che la scrittura per codificare le nuove informazioni, e questo effetto era particolarmente ampio negli anziani. La conservazione di nuove informazioni generalmente diminuisce con l’età delle persone, a causa del deterioramento delle strutture cerebrali critiche coinvolte nella memoria, come l’ippocampo e i lobi frontali. Al contrario, sappiamo che le regioni di elaborazione visuospaziale del cervello, coinvolte nella rappresentazione di immagini e immagini, sono per lo più intatte nel normale invecchiamento e nella demenza. I ricercatori pensano che il disegno sia particolarmente rilevante per le persone affette da demenza perché fa un uso migliore delle regioni del cervello che sono ancora preservate e potrebbe aiutare le persone con problemi cognitivi con la funzione di memoria Questi risultati hanno implicazioni interessanti per gli interventi terapeutici per aiutare i pazienti affetti da demenza
Daniele Corbo
Bibliografia:“Drawing as an Encoding Tool: Memorial Benefits in Younger and Older Adults” by Melissa E. Meade, Jeffrey D. Wammes & Myra A. Fernandes in Experimental Aging and Research. Published October 9 2018.
L’ha ribloggato su Antonella Lallo.
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Dopo aver letto questo articolo veramente affascinante mi è sorta una sola affermazione: Non si finisce mai di apprendere! grazie per la divulgazione di questa notizia.
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Grazie a te, fa sempre piacere raggiungere l’obiettivo di informare
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L’ha ribloggato su Alessandria today.
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interessante alternativa, specialmente per chi di suo ama già disegnare, dal momento che chi possiede la capacità ne può fare buon uso esercitandola. Non è necessario essere dei Picasso, ma hai visto mai, può uscirne qualcosa di gradevole oltre che salutare.
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Infatti, non è importante il risultato ma esprimersi in base alle proprie attitudini.
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Buonissimo a sapersi!
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Grazie cara!
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Sempre di grande interesse i tuoi articoli.
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Grazie infinite, sei di stimolo per andare avanti!
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Very good! 🙂
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Thanks a million!🙂
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