
Uno studio condotto dai principali cronobiologi del mondo ha messo in guardia sul fatto che cambiare l’orologio in autunno e in primavera è un fattore di rischio significativo per la salute e il benessere, poiché altera il ritmo circadiano che regola e controlla le funzioni corporee. I risultati, pubblicati sul prestigioso European Journal of Internal Medicine, costituiscono un consenso internazionale sull’impatto dell’ora legale sull’organismo umano. Lo studio è stato condotto per valutare in che modo il cambiamento di ora in autunno e in primavera influisce negativamente sulla salute umana. Su tali preoccupazioni la commissione per i trasporti e il turismo del Parlamento europeo ha tenuto un seminario dal titolo “Interruzione dei cambiamenti stagionali del tempo nell’UE”. I dati dimostrano gli effetti negativi dell’ora legale riportati nell’articolo della rivista. Dobbiamo tenere presente che il nostro stato di salute si basa sul mantenimento di cambiamenti ritmici di tutte le funzioni del nostro organismo, dal ciclo sonno/veglia al ritmo dei neurotrasmettitori cerebrali (e quindi delle nostre funzioni cognitive ); ritmi ormonali; ritmi metabolici; ritmi di divisione cellulare; e ritmi nei meccanismi di riparazione cellulare, sia a livello cerebrale che a livello di organi periferici. Cambiare gli orologi implica un’improvvisa alterazione di questi ritmi, perché in 24 ore modifichiamo il tempo soggettivo dell’alba e del tramonto. Il sistema circadiano è controllato dal fotoperiodo o dal ritmo luce/buio. A sua volta, questo regola la produzione notturna di melatonina, che è il vero sincronizzatore endogeno di questi ritmi. Questo improvviso cambiamento provoca quindi anche un cambiamento di tempo nella produzione notturna di melatonina, portando a un processo noto come desincronia interna, che impedisce all’orologio biologico di mantenere l’ordine nel corpo. Ci vogliono quindi dai 3 ai 5 giorni per funzionare di nuovo correttamente. È abbastanza tempo perché si verifichino fastidi lievi, moderati o gravi, da disturbi cognitivi (come perdita di attenzione o perdita di memoria), disturbi del sonno e problemi cardiovascolari. Può anche favorire la crescita tumorale. Lo studio ha scoperto che, in particolare tra le donne, il cambiamento di tempo in primavera è collegato a un aumento del 24% degli eventi cardiovascolari gravi, incluso l’infarto del miocardio. Per evitare tali conseguenze negative per la salute umana, questo consenso internazionale ha proposto di fermare definitivamente l’ora legale stagionale, una misura che la Commissione europea sta attualmente studiando in vista dell’attuazione nel 2021.
Daniele Corbo
Bibliografia: “Impact of Daylight Saving Time on circadian timing system: An expert statement”. Meira e Cruz M., Miyazawa M., Manfredini R., Cardinali D., Madrid J.A., Reiter R., Araujo J.F., Agostinho R., and Acuña-Castroviejo DC. European Journal of Internal Medicine
Immagine: Daylight (Pavel Kolomiets)
Non la sopporto
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Come molti…
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Devo dire che tutto ciò lo ignoravo perciò sono favorevole alla scelta di un orario che valga per ogni periodo dell’anno.
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Anche perché non ci sarebbero controindicazioni, quindi perché dovremmo insistere con l’ora legale?
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