
Le persone con sintomi ossessivi-compulsivi più elevati possono riporre meno fiducia nelle loro esperienze passate, portando ad una maggiore incertezza, indecisione e comportamenti esplorativi, secondo una nuova ricerca dell’Università Ebraica di Gerusalemme, Israele, pubblicata su PLOS Computational Biology. Il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC) è caratterizzato da pensieri, impulsi o immagini invadenti che causano marcato disagio e rituali comportamentali o mentali ripetitivi. Ad esempio, dopo aver spento le luci, una persona con disturbo ossessivo compulsivo può facilmente non essere sicura se le luci sono spente e tornare ripetutamente nella stanza per controllare. Tale comportamento potrebbe riflettere difficoltà nel fidarsi dell’esperienza acquisita, portando a un’eccessiva necessità di raccogliere prove aggiornate. Per verificare tale ipotesi, i ricercatori hanno chiesto a 58 persone con vari livelli di sintomi ossessivo-compulsivi di completare un compito decisionale in cui dovevano bilanciare il peso assegnato all’esperienza precedente con il peso attribuito a osservazioni più recenti. Definendo il processo decisionale con una serie di equazioni matematiche, i ricercatori sono stati in grado di dimostrare che i partecipanti con sintomi ossessivi-compulsivi più elevati tendevano effettivamente a diffidare dell’esperienza passata, portando a una costante sensazione dell’ambiente imprevedibile. Questi partecipanti erano anche meno in grado di prevedere il feedback ricevuto per le loro scelte, tanto da essere entrambi più sorpresi dal feedback prevedibile e meno sorpresi dal feedback imprevedibile. Questi risultati evidenziano un nuovo quadro per la comprensione del processo cognitivo e computazionale che provoca sintomi ossessivi compulsivi. I risultati sono anche in netto contrasto con il preconcetto comune del disturbo ossessivo compulsivo come caratterizzato da un comportamento inflessibile, distinto dall’eccessiva dipendenza dall’esperienza passata. A differenza di altre ricerche sul DOC che si sono concentrate su incertezza, dubbi e indecisione, questo studio ha esaminato un processo più specifico e ben definito che potrebbe essere definito matematicamente. Le nuove scoperte potrebbero contribuire allo sviluppo di modelli computazionali che delineano i meccanismi esatti che portano a specifici sintomi clinici, potenzialmente informando la progettazione di nuovi trattamenti sul DOC.
Daniele Corbo
Bibliografia: “Doubting what you already know: Uncertainty regarding state transitions is associated with obsessive compulsive symptoms”. Fradkin I, Ludwig C, Eldar E, Huppert JD. PLOS Computational Biology
Immagine: past Painting (Olga Petrova)
Leggo tutti i tuoi articoli, sono interessantissimi. Grazie!
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Grazie a te, davvero molto gentile! Anche io ti leggo sempre volentieri. Buon pomeriggio
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