
Ciò che apprendiamo attraverso i nostri sensi determina il modo in cui la conoscenza è ordinata nel nostro cervello, secondo una ricerca recentemente pubblicata sul Journal of Neuroscience. Quando prendiamo un morso di una mela, apprendiamo che “le mele hanno un sapore dolce” allo stesso modo in cui apprendiamo gran parte delle informazioni che conosciamo – attraverso un’esperienza sensoriale. Il cervello memorizza tali informazioni in gruppi di neuroni in base a grandi categorie, come cibo e luoghi. Ma come fa il cervello a conservare una conoscenza astratta che si estende su più categorie, come “Le mele Granny Smith provengono dall’Australia”? Un gruppo di ricerca ha utilizzato la risonanza magnetica funzionale per monitorare l’attività cerebrale degli adulti sani mentre rispondevano alle domande sulle parole di una delle tre categorie: cibo, personaggi famosi e città. Quando i partecipanti hanno pensato alla bontà del cibo, una parte del cervello chiamata insula è diventata attiva. Quando pensavano alla regione da cui proveniva il cibo, si attivavano l’insula e le aree coinvolte nella percezione spaziale. Il cervello si affida alle regioni coinvolte nel gusto ogni volta che pensiamo al cibo, anche quando il gusto è un’informazione irrilevante. Integrare questa conoscenza con le informazioni di un gruppo di neuroni che memorizzano una diversa categoria di informazioni consente una conoscenza complessa che abbraccia categorie – come l’origine delle mele Granny Smith.
Daniele Corbo
Bibliografia: “Cross Recruitment of Domain-Selective Cortical Representations Enables Flexible Semantic Knowledge”. Scott L. Fairhall. Journal of Neuroscience
Immagine: Granny Smith Apples (Chuck Benson)
Un commento Aggiungi il tuo