
Una nuova ricerca trova una connessione tra i globuli bianchi distruttivi e un decorso della malattia più grave nei pazienti con COVID-19. Hanno scoperto che i pazienti con infezione da COVID-19 hanno livelli ematici più elevati di trappole extracellulari di neutrofili, chiamati anche NET (reti utilizzate per catturare e neutralizzare i patogeni), che sono un prodotto di un tipo infiammatorio di morte cellulare dei neutrofili chiamato NETosi. I ricercatori hanno analizzato campioni di sangue di 50 pazienti con COVID-19 per questa pubblicazione e sostengono, alla luce della pandemia di COVID-19, che c’è un urgente bisogno di capire meglio quali sono le cause della tempesta infiammatoria e dei coaguli di sangue innescati dall’infezione SARS-CoV-2. Questa tempesta porta all’insufficienza respiratoria che è un requisito per la ventilazione meccanica in molti pazienti. Ritengono che i NET possano essere rilevanti per molti aspetti della ricerca COVID-19, dato che la trombosi e l’infiammazione sono segni distintivi di una grave infezione. Questa è la prima pubblicazione che esce dal programma CV Grant Frank Ignition Research Ignitor Grant, creato per indirizzare COVID-19 sia dal punto di vista scientifico che clinico.
Daniele Corbo
Bibliografia: “Neutrophil extracellular traps in COVID-19”. by Yu Zuo et al. JCI Insight
Immagine: The image is credited to Stephanie King.
L’ha ripubblicato su Alessandria today @ Web Media. Pier Carlo Lava.
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