
I ricercatori della Orygen e dell’Università La Trobe di Melbourne, in Australia, hanno completato una rapida revisione della ricerca contemporanea sull’epidemia e sulla pandemia per valutare il potenziale impatto del COVID-19 sulle persone con psicosi. La revisione, pubblicata online su Schizophrenia Research, ha rilevato che un aumento della prevalenza della psicosi a causa del COVID-19 sarebbe probabilmente associato all’esposizione virale, alla vulnerabilità preesistente e allo stress psicosociale. Il team di ricercatori ha esaminato la ricerca pubblicata su virus come MERS, SARS, influenza suina e altre influenze che si sono verificate negli ultimi 20 anni, per esaminare se vi fosse alcun legame con il modo in cui questi virus potrebbero avere un impatto sulle persone con psicosi. COVID-19 è un’esperienza molto stressante per tutti, in particolare quelli con complesse esigenze di salute mentale. Sappiamo che la psicosi, e i primi episodi di psicosi, sono comunemente innescati da notevoli stress psicosociali. Nel contesto di COVID-19, ciò potrebbe includere lo stress relativo all’isolamento e la necessità di rimanere potenzialmente in situazioni familiari difficili. Le persone con psicosi sono una popolazione particolarmente vulnerabile nell’attuale pandemia di COVID-19 e i loro bisogni sono spesso trascurati. Questa ricerca mostra che i loro pensieri sulla contaminazione e la loro comprensione su concetti come l’allontanamento fisico possono essere diversi dalla popolazione più ampia. Un’altra importante scoperta della ricerca è stata che i sintomi psicotici, come l’udire voci, possono verificarsi in un piccolo numero di persone con COVID-19. Mantenere le procedure di controllo delle infezioni quando le persone sono psicotiche è una sfida. Sebbene i disturbi della salute mentale come la depressione e l’ansia fossero importanti su cui concentrarsi durante la pandemia di COVID-19, la comunità doveva essere consapevole che anche lo spettro più piccolo ma più grave delle condizioni di salute mentale poteva essere influenzato. Questo è un gruppo che probabilmente avrà bisogno di più supporto, con isolamento, distanziamento fisico, lavaggio delle mani ecc., E i medici potrebbero essere quelli che devono pensare e lavorare su questo per aiutare questa popolazione vulnerabile, così come organizzazioni di volontariato come Orme Svelate.
Daniele Corbo
Bibliografia: The potential impact of COVID-19 on psychosis: A rapid review of contemporary epidemic and pandemic research”. by Ellie Brown et al. Schizophrenia Research
Immagine: The image is in the public domain
Non è una bella notizia.
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No, per niente…
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L’ha ripubblicato su Alessandria today @ Web Media. Pier Carlo Lava.
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