Uno studio pubblicato sul Journal of American Geriatrics Society ha esaminato cinque tratti della personalità – nevroticismo, estroversione, coscienziosità, gradevolezza e apertura – e i loro legami con condizioni pre-demenza chiamate rischio cognitivo motorio (MCR) e sindromi da deficit cognitivo lieve (MCI). È stato dimostrato che i tratti della personalità sono associati al rischio di demenza; si sa meno della loro associazione con le sindromi pre-demenza. Lo scopo del presente studio era di esaminare il ruolo dei tratti della personalità come predittori di pre-demenza incidente, rischio cognitivo motorio (MCR) e sindromi da compromissione cognitiva lieve (MCI). Tra 524 adulti di età pari o superiore a 65 anni seguiti per una mediana di 3 anni, 38 partecipanti hanno sviluppato MCR e 69 hanno sviluppato MCI (alcuni con perdita di memoria o MCI amnestica). L’apertura era associata a un rischio ridotto del 6% di sviluppare MCR, mentre il nevroticismo era associato ad un rischio aumentato del 6% di MCI non amnestico. Nella MCI non amnestica, la memoria rimane intatta, ma una o più altre abilità cognitive – come il linguaggio, le abilità visive-spaziali o il funzionamento esecutivo – sono compromesse. Nessuno dei tratti della personalità era associato all’MCI complessivo o all’MCI amnestico. Mentre sono necessari ulteriori studi, questi risultati forniscono prove del fatto che i tratti della personalità svolgono un ruolo indipendente nel rischio o nella protezione da specifiche sindromi pre-demenza. Dal punto di vista clinico, questi risultati sottolineano l’importanza della contabilizzazione degli aspetti della personalità nella valutazione del rischio di demenza.

Daniele Corbo

Bibliografia: “The Effect of Personality Traits on Risk of Incident Pre‐dementia Syndromes”. by Emmeline Ayers MPH, Emma Gulley EdM, Joe Verghese MBBS. Journal of the American Geriatrics Society

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