Le coppie che dormono insieme dormono meglio

Sleeping lovers Painting by Luba Diker | Saatchi Art

In molti paesi, condividere un letto con un partner è una pratica comune. Tuttavia, la ricerca che studia la relazione tra la condivisione del letto e la qualità del sonno è sia scarsa che contraddittoria. La maggior parte degli studi ha confrontato il co-sleeping con il sonno individuale nelle coppie misurando solo i movimenti del corpo. Tuttavia, il team del Center for Integrative Psychiatry (ZIP), Germania ha superato questi limiti valutando anche l’architettura del sonno nelle coppie che condividevano un letto. I ricercatori hanno condotto lo studio su 12 coppie giovani, sane ed eterosessuali che hanno trascorso quattro notti nel laboratorio del sonno. Hanno misurato i parametri del sonno sia in presenza che in assenza del partner usando la doppia polisonnografia simultanea, che è un metodo molto preciso, dettagliato e completo per catturare il sonno a molti livelli – dalle onde cerebrali ai movimenti, respirazione, tensione muscolare, movimenti, cuore attività. Inoltre, i partecipanti hanno completato questionari progettati per misurare le caratteristiche della relazione (ad es. Durata della relazione, grado di amore passionale, profondità della relazione, ecc.). I risultati hanno mostrato che il sonno con movimento rapido degli occhi (REM) è sia aumentato che meno disturbato nelle coppie che dormono insieme rispetto a quando dormivano individualmente. Questa scoperta è particolarmente rilevante perché il sonno REM, associato a sogni vividi, è stato collegato alla regolazione delle emozioni, al consolidamento della memoria, alle interazioni sociali e alla risoluzione dei problemi creativi. Il team ha anche scoperto che le coppie sincronizzano i loro schemi di sonno quando dormono insieme. Questa sincronizzazione, che non è legata al fatto che i partner si disturbino a vicenda durante la notte, è positivamente associata alla profondità della relazione. In parole povere, i partecipanti con sonno migliore hanno valutato il significato della loro relazione nella loro vita, più forte è la sincronizzazione con il loro partner. I ricercatori propongono un circuito di feedback positivo in cui dormire insieme migliora e stabilizza il sonno REM, che a sua volta migliora le nostre interazioni sociali e riduce lo stress emotivo. Sebbene i ricercatori non abbiano misurato in modo specifico questi possibili effetti, il team afferma che poiché questi sono effetti ben noti del sonno REM, è molto probabile che verrebbero osservati se testassero per loro. È interessante notare che i ricercatori hanno scoperto un aumento del movimento degli arti nelle coppie che condividono il letto. Tuttavia, questi movimenti non disturbano l’architettura del sonno, che rimane inalterata. Si potrebbe dire che mentre il tuo corpo è un po’ più disturbato quando dormi con qualcuno, il tuo cervello non lo è. Sebbene i risultati siano promettenti, molte domande rimangono cui rispondere. La prima cosa che è importante valutare in futuro è se gli effetti dei partner che hanno riscontrato (promosso il sonno REM durante il co-sleeping) sono presenti anche in un campione più diversificato (ad esempio, anziani, o se un partner soffre di un malattia). Nonostante le dimensioni ridotte del campione e la natura esplorativa di alcune analisi, questa ricerca promuove la nostra comprensione del sonno nelle coppie e le sue potenziali implicazioni per la salute mentale. Dormire con un partner potrebbe effettivamente darti una spinta in più per quanto riguarda la tua salute mentale, la tua memoria e le tue capacità creative di risoluzione dei problemi.

Daniele Corbo

Bibliografia: “Bed-Sharing in Couples Is Associated With Increased and Stabilized REM Sleep and Sleep-Stage Synchronization”. by Henning Johannes Drews, et al. Frontiers in Psychiatry

Immagine: Sleeping lovers (Luba Diker)

5 commenti Aggiungi il tuo

  1. Le perle di R. ha detto:

    Queste coppie, prima di partecipare allo studio, condividevano il sonno?

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      1. Le perle di R. ha detto:

        Allora è uno studio che mi lascia un po’ dubbiosa.

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      2. Ma non tutte riferivano di trovare benefici dal dormire insieme prima dello studio.

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      3. Le perle di R. ha detto:

        Sì, lo ricordo. Solo che questo studio dimostrava il contrario.

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