
Gli ottimisti vivono più a lungo dei pessimisti e hanno un rischio inferiore di malattie croniche: questo è stato validato scientificamente in più occasioni. Un motivo per gli ottimisti che hanno vite più lunghe e più sane potrebbe essere che dormano meglio: questo è il risultato centrale di un recente studio condotto da ricercatori della Divisione di epidemiologia dell’Università medica di Vienna, che ora è stato pubblicato sulla rivista Journal of Sleep Research. Analizzando i dati di un sondaggio online del 2017 sulle caratteristiche generali del sonno e altri fattori come la situazione lavorativa e i comportamenti delle persone prima di andare a letto, a cui hanno partecipato 1.004 austriaci, gli epidemiologi di MedUni Vienna hanno scoperto che la probabilità di soffrire di disturbi del sonno e/o l’insonnia era circa il 70% più bassa tra i partecipanti ottimisti rispetto a quelli che tendevano al pessimismo. Altri studi hanno dimostrato che gli ottimisti fanno più esercizio fisico, fumano meno e seguono una dieta più sana. Inoltre, hanno strategie migliori per affrontare i problemi e sperimentano meno stress in situazioni difficili. Tutti questi fattori potrebbero contribuire a migliorare la qualità del sonno. Gli autori dello studio sottolineano che l’ottimismo può essere coltivato mediante vari esercizi. Uno di questi esercizi è il cosiddetto metodo del “Best Possible Self”. iò implica cercare di immaginare un ideale e scrivere come la migliore vita possibile potrebbe apparire in futuro. Dopo diverse settimane di pratica regolare, può aiutare ad aumentare il livello di ottimismo di un individuo. Non si tratta tanto di raggiungere questo “ideale”, ma di riflettere su di esso in generale per aiutare a stabilire obiettivi realistici per un futuro ottimista. Tuttavia, non è ancora certo se l’aumento dell’ottimismo raggiunto in questi esercizi possa favorire un sonno migliore e una salute migliore. Se questo dovesse dimostrarsi il caso (e questo dovrebbe essere studiato in ulteriori studi), “l’allenamento dell’ottimismo” potrebbe ridurre la prevalenza di disturbi del sonno e altri problemi di salute nella popolazione.
Daniele Corbo
Bibliografia: “The contribution of dispositional optimism to understanding insomnia symptomatology: Findings from a cross‐sectional population study in Austria” by Jakob Weitzer et al. Journal of Sleep Research
Immagine: Sleep amelie (Alexandra Sergeeva)
Ulteriore dimostrazione dell’imprescindibile legame tra corpo e psiche. Dovremmo ricordarcelo più spesso quando siamo tristi o ci arrabbiamo. ciao DANI, buona serata
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Non credo basti ricordarselo, si dovrebbe proprio impostare l’esistenza in maniera diversa. Un abbraccio cara Rebecca😘
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Sarà per questo che dormo profondamente?
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Se sei ottimista sicuramente può essere una spiegazione! Buona settimana!
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Si, lo sono.
Buona settimana a te e buona serata.
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