Identificate le cellule cerebrali che scatenano la voglia e il consumo di zucchero

This shows a cartoon of people on a cross roads

Una nuova ricerca ha identificato le cellule cerebrali specifiche che controllano la quantità di zucchero che mangi e quanto desideri il cibo dal sapore dolce. Molte persone amano concedersi qualcosa di dolce ogni tanto. Ma se diventa un’abitudine non controllata può portare a un consumo eccessivo di cibi zuccherati e problemi di salute cronici come l’obesità e il diabete di tipo 2. Comprendere i meccanismi biologici che controllano l’assunzione di zucchero e la preferenza per il gusto dolce potrebbe avere importanti implicazioni per la gestione e la prevenzione di questi problemi di salute. Il nuovo studio, del dipartimento di neuroscienze e farmacologia dell’Università dello Iowa Carver College of Medicine, e dell’Università di Copenaghen in Danimarca, si concentra sulle azioni di un ormone chiamato crescita dei fibroblasti fattore 21 (FGF21). È noto che questo ormone svolge un ruolo nel bilancio energetico, nel controllo del peso corporeo e nella sensibilità all’insulina. Questo è il primo studio che ha davvero identificato dove questo ormone agisce nel cervello e che ha fornito alcuni spunti molto interessanti su come viene regolata l’assunzione di zucchero. I ricercatori avevano precedentemente scoperto che l’FGF21 è prodotto nel fegato in risposta all’aumento dei livelli di zucchero e agisce nel cervello per sopprimere l’assunzione di zucchero e la preferenza per il gusto dolce. Basandosi su questa scoperta, il team ha ora mostrato, per la prima volta, quali cellule cerebrali rispondono ai segnali dell’FGF21 e in che modo tale interazione aiuta a regolare l’assunzione di zucchero e le preferenze di gusto dolce. Lo studio, pubblicato sulla rivista Cell Metabolism, rivela anche come l’ormone media i suoi effetti. Sebbene fosse noto che l’FGF21 agiva nel cervello, identificare gli esatti bersagli cellulari era complicato dal fatto che il recettore dell’ormone è espresso a livelli molto bassi ed è quindi difficile da “vedere”. Utilizzando varie tecniche, i ricercatori sono stati in grado di identificare con precisione quali cellule esprimono il recettore dell’FGF21. Studiando queste cellule, lo studio mostra che l’FGF21 prende di mira i neuroni glutamatergici nel cervello per ridurre l’assunzione di zucchero e le preferenze di gusto dolce. I ricercatori hanno anche dimostrato che l’azione dell’FGF21 su specifici neuroni nell’ipotalamo ventromediale riduce l’assunzione di zucchero migliorando la sensibilità dei neuroni al glucosio. Diversi farmaci basati su una forma modificata di FGF21 sono già in fase di test come trattamenti per l’obesità e il diabete. Le nuove scoperte potrebbero potenzialmente portare a nuovi farmaci che colpiscono più precisamente i diversi comportamenti controllati dall’FGF21, il che potrebbe aiutare a controllare la quantità di zucchero che una persona mangia.

Daniele Corbo

Bibliografia: “FGF21 Signals to Glutamatergic Neurons in the Ventromedial Hypothalamus to Suppress Carbohydrate Intake” by Matthew Potthoff et al. Cell Metabolism

Immagine: The image is credited to Matthew Potthoff, University of Iowa Carver College of Medicine.

5 commenti Aggiungi il tuo

  1. auacollage ha detto:

    E allora togliamole!!! Non andava di moda la lobotomies negli anni 50’ in USA ? Cosa ci vuole per un paio di cellule! L’importante è non sbagliarsi..speciale te negli USA perché la genetica del presidente ci racconre che c’è ne sono sempre meno🤣🤣🤣🤣🤣🤣

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    1. 🤣🤣🤣Credo che nel caso di Trump sia già stata fatta la lobotomia…

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      1. auacollage ha detto:

        🤣🤣🤣🤣🤣🤣👍🏼👍🏼👍🏼👍🏼

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  2. auacollage ha detto:

    Con IPad faccio errori di battitura e cambia lingua in automatico..forse gli imputs del T9..scusami.

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    1. Non preoccuparti Augusta! Buona giornata, un abbraccio

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