Perché i ricordi associati alle emozioni sono così forti?

9/11 Painting by Bojan Radisic |

Molte persone ricordano dove si trovavano l’11 settembre o come era il tempo nel giorno in cui nacque il loro primo figlio. I ricordi degli eventi mondiali del 10 settembre o del pranzo di martedì scorso sono stati cancellati da tempo. Ha senso che non ricordiamo tutto! Abbiamo un potere cerebrale limitato. Dobbiamo solo ricordare ciò che è importante per il nostro benessere futuro. La paura, in questo contesto, non è solo una sensazione momentanea, ma un’esperienza di apprendimento fondamentale per la nostra sopravvivenza. Quando una nuova situazione ci rende spaventati, il cervello registra i dettagli nei nostri neuroni per aiutarci a evitare situazioni simili in futuro o usare le dovute precauzioni. Ciò che è ancora un mistero è il motivo per cui questi ricordi, registrati dall’ippocampo del cervello, diventano così forti. Per scoprirlo, dei ricercatori della Columbia, hanno collocato i topi in nuovi, spaventosi ambienti e registrato l’attività dei neuroni dell’ippocampo che raggiungono il centro della paura del cervello (l’amigdala). L’attività dei neuroni è stata registrata anche il giorno dopo, quando i topi hanno cercato di recuperare i ricordi dell’esperienza. Non sorprende che i neuroni che rispondono all’ambiente spaventoso inviino tali informazioni al centro della paura del cervello. La cosa sorprendente è che questi neuroni sono stati sincronizzati quando il topo ha in seguito ricordato la memoria. Hanno visto che è la sincronia che è fondamentale per stabilire la memoria della paura, e maggiore è la sincronia, più forte è la memoria. Questi sono i tipi di meccanismi che spiegano perché si ricordano eventi salienti. Come e quando si verifica la sincronizzazione è ancora sconosciuto, ma la risposta potrebbe rivelare il funzionamento interno del cervello che crea ricordi per tutta la vita e porta a nuovi trattamenti per il disturbo post-traumatico da stress. Nelle persone con PTSD, molti eventi simili ricordano loro la situazione spaventosa originale ed è possibile che la sincronizzazione dei loro neuroni sia diventata troppo forte. I ricercatori stanno davvero cercando di scavare nei meccanismi di come si formano i ricordi emotivi per trovare trattamenti migliori per le persone con PTSD e disturbi della memoria in generale.

Daniele Corbo

Bibliografia: “Contextual fear memory retrieval by correlated ensembles of ventral CA1 neurons” by Jessica C. Jimenez, Jack E. Berry, Sean C. Lim, Samantha K. Ong, Mazen A. Kheirbek & Rene Hen. Nature Communications

Immagine: 9/11 (Bojan Radisic)

2 commenti Aggiungi il tuo

  1. almerighi ha detto:

    è vero, a distanza di 40 anni, mi ricordo ancora benissimo dove mi trovavo la mattina del 2 agosto 1980, sabato, quando scoppiò la bomba in stazione

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    1. Grazie per la tua condivisione… Si, è un fenomeno verificato ma non molto esplorato che però può aggiungere informazioni preziose nella comprensione della memoria.

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