
La schizofrenia è un disturbo psichiatrico complesso che è caratterizzata da psicosi (perdita del contatto con la realtà), allucinazioni (false percezioni), deliri (falsi convincimenti), linguaggio e comportamento disorganizzati, appiattimento dell’affettività (manifestazioni emotive ridotte), deficit cognitivi (compromissione del ragionamento e della capacità di soluzione dei problemi) e malfunzionamento occupazionale e sociale. Recenti scoperte suggeriscono un approccio continuo: che i sintomi continui e i tratti correlati ai disturbi psichiatrici possono essere integrati come caratteristiche di rischio per lo sviluppo dei disturbi corrispondenti. La schizotipia si riferisce a tratti simili alla schizofrenia al di sotto della soglia clinica nella popolazione generale. Uno dei marcatori fenotipici sarà il potenziale cambiamento della struttura cerebrale e della connettività funzionale associata ai disturbi. Tuttavia, non è ben compreso se la schizotipia sia associata a cambiamenti specifici nella connettività cerebrale. Per colmare questa lacuna di conoscenza, i ricercatori dell’Istituto di psicologia dell’Accademia cinese delle scienze (CAS) hanno esaminato i cambiamenti di connettività strutturale e funzionale del cervello associati alla schizotipia. Hanno reclutato 87 partecipanti con un alto livello di tratti schizotipici e 122 partecipanti con un basso livello di tratti schizotipici per sottoporsi a scansioni di imaging sia a riposo che a diffusione. Secondo i ricercatori, gli individui con un alto livello di tratti schizotipici hanno mostrato una maggiore probabilità di connettività strutturale all’interno della rete di controllo dei compiti e all’interno della rete in modalità predefinita; maggiore variabilità e minore stabilità della connettività funzionale all’interno della rete in modalità predefinita e tra la rete uditiva e la rete sottocorticale; e una diminuzione della forza della connettività funzionale media statica principalmente associata alla rete sensomotoria, alla default mode network e alla rete di controllo delle attività. I risultati suggeriscono che gli individui con un alto livello di tratti schizotipici mostrano una connettività sia compensatoria che carente principalmente associata alla default mode network, alla rete di controllo delle attività e alla rete sensomotoria. Questi risultati indicano quindi i cambiamenti adattivi della connettività cerebrale sottostante in individui con un alto livello di tratti schizotipici e forniscono una possibile base neurobiologica per l’ipotesi di scompenso della connettività nei disturbi dello spettro schizofrenico.
Daniele Corbo
Bibliografia: “Altered brain structural and functional connectivity in schizotypy” by Yong-ming Wang et al. Psychological Medicine.
Immagine: INSANITY (Cynthia Saenz Sancho)
Il disturbo schizotipico, tra i disturbi di personalità, è anche quello che presenta maggiori correlati biologici ereditari. In psichiatria c’è chi lo definisce definisce come una forma attenuata di schizofrenia, in cui sono presenti pulvinar ridotto, perdita di materia grigia a livello del giro temporale superiore e delle regioni frontali, fronto-limbiche e parietali. Proprio questi fattori sarebbero la causa dei sintomi negativi e della disfunzionalità semantica che questo disturbo, del quale si parla davvero poco, sembra condividere con la schizofrenia. Ciao Daniele
"Mi piace""Mi piace"
Cara Rebecca, grazie di aver integrato in maniera perfetta il mio articolo! Un abbraccio
"Mi piace"Piace a 1 persona
Very thought provoking…
"Mi piace""Mi piace"
Thanks a lot!
"Mi piace"Piace a 1 persona