Le epidemie sono spesso seguite da disordini

Se negli ultimi mesi non avete sentito molto parlare dei Gilets Jaunes francesi o delle Sardine italiane, è perché i disordini sociali e psicologici derivanti dall’epidemia tendono a spiazzare i conflitti del periodo pre-epidemico, ma , allo stesso tempo costituisce il terreno fertile su cui la protesta globale può tornare più aggressiva una volta che l’epidemia sarà finita, scrivono degli studiosi di Scienze Politiche alla Bocconi, in un paper recentemente pubblicato su Peace Economics, Peace Science and Public Policy. Essi sostengono che possiamo ottenere un’opinione informata sui possibili effetti del COVID-19 sulla protesta e sui futuri disordini sociali guardando le grandi piaghe del passato, quindi analizzano 57 episodi epidemici tra la Morte nera (1346-1353) e l’influenza spagnola (1919-1920). Affermano che mentre l’epidemia perdura lo status quo e i governi in carica tendono a consolidarsi, ma avvertono che ci si dovrebbe aspettare un forte aumento dell’instabilità sociale all’indomani dell’epidemia. Le rivolte non evidentemente legate alla malattia sono rare in un periodo epidemico, ma le epidemie possono seminare altri semi di conflitto. La cospirazione governativa, “la sporcizia dei poveri”, gli stranieri e gli immigrati sono stati spesso individuati come causa di un’epidemia. Nel complesso, l’evidenza storica mostra che le epidemie mostrano un potenziale effetto di scompiglio sulla società civile lungo tre dimensioni. In primo luogo, le misure politiche tendono a entrare in conflitto con gli interessi delle persone, generando un pericoloso attrito tra società e istituzioni. In secondo luogo, nella misura in cui un’epidemia ha un impatto diverso sulla società in termini di mortalità e benessere economico, può esacerbare la disuguaglianza. In terzo luogo, lo shock psicologico può indurre narrazioni irrazionali sulle cause e sulla diffusione della malattia, che possono provocare discriminazioni sociali o razziali e persino xenofobia. Concentrandosi su cinque epidemie di colera, gli studiosi contano 39 ribellioni nei 10 anni precedenti un’epidemia e 71 ribellioni nei 10 anni successivi. D’altra parte, gli autori notano che, a breve termine, le necessarie restrizioni alla libertà durante un’epidemia possono essere strategicamente sfruttate dai governi per rafforzare il potere. Insomma sembra che gli effetti del coronavirus non si esauriranno con l’eventuale vaccino, purtroppo.

Daniele Corbo

Bibliografia: “COVID-19 and the Potential Consequences for Social Stability” by Roberto Censolo, Massimo Morelli. Peace Economics, Peace Science and Public Policy.

Immagine: Epidemic (Gyula Szabo)

5 commenti Aggiungi il tuo

  1. Evaporata ha detto:

    Esattamente quello che sta succedendo.

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  2. Le perle di R. ha detto:

    Non è una bella prospettiva. 😔

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