
Quando si guarda un film, ciò che lo caratterizza nei ricordi spesso è esclusivamente il finale. Lo stesso accade anche per le nostre esperienze, ma non è un’ottima cosa. Il cervello tiene traccia del valore di un’esperienza e di come si svolge nel tempo; enfatizzare eccessivamente il finale può innescare uno scarso processo decisionale, secondo una nuova ricerca pubblicata sul Journal of Neuroscience. Un periodo di maltempo alla fine di una vacanza può inacidire l’impressione dell’intero viaggio. La tendenza a concentrarsi sul finale può derivare da come il cervello codifica il valore e il profilo temporale di un’esperienza. Dei ricercatori hanno creato un modello computazionale che spiega come i partecipanti hanno scelto tra due flussi di monete di dimensioni variabili dove le monete più grandi hanno un valore più alto. Il modello ha rivelato una discrepanza tra il vero valore di un’esperienza – quanti soldi c’erano nel flusso – e il valore che le persone attribuivano al modo in cui si è sviluppata. Alla gente non piaceva quando le monete diminuivano di dimensioni, anche se il flusso valeva più soldi complessivamente, il che portava alla decisione sbagliata. I risultati del modello sono stati monitorati con i dati sull’attività cerebrale della fMRI. Durante l’attività, l’amigdala codificava il valore effettivo di una scelta, mentre l’insula anteriore codificava antipatia verso un finale negativo, in questo caso, se il flusso di monete diminuiva di dimensioni. Questa rappresentazione può sopraffare le informazioni dell’amigdala, portando le persone a sottovalutare esperienze che finiscono male nonostante siano iniziate bene. I migliori responsabili delle decisioni avevano la rappresentazione più forte nell’amigdala, indicando la capacità di ignorare un finale minore e scegliere l’opzione migliore. Insomma bisogna stare attenti a valutare un’esperienza nella sua interezza, non solo dal finale.
Daniele Corbo
Bibliografia: “Retrospective Valuation of Experienced Outcome Encoded in Distinct Reward Representations in the Anterior Insula and Amygdala” by Vestergaard and Schultz. Journal of Neuroscience
Immagine: Film Ending (Andrew Cole)
Anche ciò che finisce nel modo che non ci aspettiamo ci insegna qualcosa: è questo quello penso ogni volta che mi accade.
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Bisogna guardare al tutto e da lì trarre l’insegnamento.
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