
L’energia elettromagnetica nel cervello consente alla materia cerebrale di creare la nostra coscienza e la nostra capacità di essere consapevoli e pensare, secondo una nuova teoria sviluppata da un ricercatore dell’Università del Surrey. Pubblicando la sua teoria sulla rivista Neuroscience of Consciousness , il neuroscienziato ipotizza che la coscienza sia in realtà il campo energetico del cervello. Questa teoria potrebbe aprire la strada allo sviluppo di un’ AI cosciente, con robot che sono consapevoli e hanno la capacità di pensare diventando una realtà. Le prime teorie su cosa sia la nostra coscienza e su come sia stata creata tendevano al soprannaturale, suggerendo che gli esseri umani e probabilmente altri animali possiedono un’anima immateriale che conferisce coscienza, pensiero e libero arbitrio, capacità che mancano agli oggetti inanimati. La maggior parte degli scienziati oggi ha scartato questa visione, nota come dualismo, per abbracciare una visione “monistica” di una coscienza generata dal cervello stesso e dalla sua rete di miliardi di nervi. Al contrario,il neuroscienziato propone una forma scientifica di dualismo basata sulla differenza tra materia ed energia, piuttosto che materia e anima. La teoria si basa su fatti scientifici: quando i neuroni nel cervello e nel sistema nervoso si attivano, non solo inviano il familiare segnale elettrico lungo le fibre nervose simili a fili, ma inviano anche un impulso di energia elettromagnetica nel tessuto circostante. Tale energia viene solitamente ignorata, tuttavia trasporta le stesse informazioni delle scariche nervose, ma come un’onda immateriale di energia, piuttosto che un flusso di atomi dentro e fuori i nervi. Questo campo elettromagnetico è ben noto ed è regolarmente rilevato da tecniche di scansione cerebrale come l’elettroencefalogramma (EEG) e la magnetoencefalografia (MEG), ma è stato precedentemente liquidato come irrilevante per la funzione cerebrale. Invece, la nuova teoria propone che il campo elettromagnetico ricco di informazioni del cervello sia in realtà esso stesso la sede della coscienza, che guida il “libero arbitrio” e le azioni volontarie. Questa nuova teoria spiega anche perché, nonostante la loro immensa complessità e il funzionamento ultraveloce, i computer di oggi non hanno mostrato la minima scintilla di coscienza; tuttavia, con il giusto sviluppo tecnico, i robot che sono consapevoli e possono pensare da soli potrebbero diventare una realtà. Il modo in cui la materia cerebrale diventa consapevole e riesce a pensare è un mistero che è stato meditato da filosofi, teologi, mistici e persone comuni per millenni. Credo che questo mistero sia ben lontano dall’essere risolto e che la nuova teoria, pur aggiungendo molto al dibattito, sia molto riduzionista rispetto ad un argomento così complesso.
Daniele Corbo
Bibliografia: “Integrating information in the brain’s EM field: the cemi field theory of consciousness” by Johnjoe McFadden. Neuroscience of Consciousness
Immagine: A Slice of Consciousness #13 (Meneer Stilfanti)
Interessantissimo Daniele. Ma mi domando: non potrebbe essere che proprio lì agiscano le onde dei cellulari? Quando chi sa divulgherà..sarà troppo tardi.
Condivido e ripubblico .
Buona giornata.❣️🙏🙋🏼♀️🌷
"Mi piace""Mi piace"
Non credo proprio. Le onde a cui siamo esposti sono di tanti tipi, ma non hanno le caratteristiche per impattare su di una definizione di coscienza come questa, con cui peraltro non sono completamente d’accordo. Inoltre da scienziato ci tengo a dire che nessun scienziato, se facesse una scoperta, eviterebbe di divulgarla. Mi sento di tranquillizzarti su questo… Un abbraccio forte, cara Augusta 💕🌺😘🙏
"Mi piace"Piace a 1 persona
Grazie Daniele.🌹🙋🏼♀️Grazie.
"Mi piace""Mi piace"
Molto interessante!!!
"Mi piace""Mi piace"
È un tema affascinante cara Luisa!
"Mi piace"Piace a 1 persona
L’ha ripubblicato su Alessandria today @ Web Media. Pier Carlo Lava.
"Mi piace""Mi piace"