
Con il mondo in un secondo lockdown a causa della pandemia COVID-19 e col Natale all’orizzonte, molti rimarranno in casa per giocare e connettersi socialmente attraverso i videogiochi. Una nuova ricerca dell’Università di Oxford ha prodotto una scoperta sorprendente; il tempo trascorso a giocare è positivamente associato al benessere. Il nuovo studio è il primo del suo genere. Piuttosto che chiedere ai giocatori quanto giocano, utilizza i dati del settore sul tempo di gioco effettivo per i videogiochi popolari Plants vs Zombies: Battle for Neighborville e Animal Crossing: New Horizons. Lo studio suggerisce che le esperienze di competenza e connessione sociale con gli altri attraverso il gioco possono contribuire al benessere delle persone. In effetti, coloro che hanno tratto piacere dal gioco avevano maggiori probabilità di riferire di aver sperimentato un benessere positivo. Queste esperienze durante il gioco possono essere ancora più importanti del tempo effettivo che un giocatore investe nei giochi e potrebbero svolgere un ruolo importante nel benessere dei giocatori. La ricerca precedente si è basata principalmente su sondaggi di autovalutazione per studiare la relazione tra gioco e benessere. Senza dati oggettivi dalle società di giochi, coloro che hanno proposto consigli ai genitori o ai responsabili politici lo hanno fatto senza il beneficio di una solida base di prove. Questi risultati mostrano che i videogiochi non sono necessariamente dannosi per la salute; ci sono altri fattori psicologici che hanno un effetto significativo sul benessere di una persona. In effetti, il gioco può essere un’attività che si collega positivamente alla salute mentale delle persone e la regolamentazione dei videogiochi potrebbe nascondere quei benefici ai giocatori. Lavorando con Electronic Arts e Nintendo of America i ricercatori sono stati in grado di unire competenze accademiche e industriali. Attraverso l’accesso ai dati sul tempo di gioco delle persone, per la prima volta sono stati in grado di indagare la relazione tra l’effettivo comportamento di gioco e il benessere soggettivo, permettendo loro di fornire un modello per la creazione di prove di alta qualità a sostegno dei responsabili delle politiche sanitarie. Lo studio ha esplorato l’associazione tra tempo di gioco oggettivo e benessere, esaminando il legame tra comportamento misurato direttamente e salute mentale soggettiva. Ha anche esplorato i ruoli delle esperienze dei giocatori, in particolare il modo in cui i sentimenti di autonomia, immedesimazione, competenza, divertimento e sentirsi spinti a giocare in relazione al benessere. Nel loro studio, i ricercatori di Oxford hanno esaminato i modelli di comportamento dei giocatori per due popolari videogiochi. A più di 3.270 giocatori è stato chiesto di completare un sondaggio progettato dai ricercatori per misurare il benessere, il gioco auto-riferito e le esperienze motivazionali durante il gioco. I risultati del sondaggio sono stati combinati con dati comportamentali oggettivi per i partecipanti al sondaggio, raccolti dalle società di videogiochi. I risultati principali includono:
• La quantità effettiva di tempo trascorso a giocare è stata un fattore positivo piccolo ma significativo per il benessere delle persone
• Le esperienze soggettive di un giocatore durante il gioco potrebbero essere un fattore di benessere maggiore del semplice tempo di gioco.
• I giocatori che provano un vero divertimento con i giochi sperimentano un benessere più positivo
• I risultati sono in linea con ricerche passate che suggeriscono che le persone i cui bisogni psicologici non sono stati soddisfatti nel “mondo reale” potrebbero riportare un benessere negativo dal gioco.
Daniele Corbo
Bibliografia: “Video game play is positively correlated with well-being” by Johannes, Niklas, Matti Vuorre, and Andrew K. Przybylski. PsyArXiv
Immagine: In Control (Bart Carels)
Interessante questo articolo. Questo dimostra che non è sempre vero quello che si dice e cioè che i videogiochi fanno male. Basta solo, come altre cose, farne un uso moderato e consapevole.
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Esatto, il buon senso e l’equilibrio sono sempre importanti
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Non lo avrei mai pensato!
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Francamente neanche io…
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