
L’esposizione a metalli come nichel, arsenico, cobalto e piombo può interrompere gli ormoni di una donna durante la gravidanza, secondo uno studio dei ricercatori della Rutgers.
Nello studio, che appare sulla rivista Environment International, l’esposizione ai metalli è stata associata a problemi alla nascita come parto pretermine e basso peso alla nascita nei bambini e preeclampsia nelle donne. Tuttavia, si sa poco su come l’esposizione ai metalli possa portare a tali problemi. Questa nuova ricerca mostra che alcuni metalli possono disturbare il sistema endocrino, che è responsabile della regolazione degli ormoni del nostro corpo. Queste interruzioni possono contribuire alla successiva salute dei bambini e al rischio di malattie. Un delicato equilibrio ormonale orchestra la gravidanza dal concepimento al parto e le perturbazioni di questo equilibrio possono avere un impatto negativo sia sulla madre che sul feto. I ricercatori hanno analizzato campioni di sangue e urina di 815 donne arruolate nel sito di test di Porto Rico per lo studio PROTECT (Exploring Contamination Threats). Iniziato nel 2010, PROTECT è una coorte di nascite prospettiche in corso che studia l’esposizione ambientale nelle donne incinte e nei loro bambini intorno alla zona carsica settentrionale, che comprende le aree rurali urbane e montuose di Porto Rico. Hanno scoperto che i metalli possono agire come interferenti endocrini alterando le concentrazioni di ormoni prenatali durante la gravidanza. Questa interruzione può dipendere da quando durante la gravidanza la madre è stata esposta. L’esposizione prenatale ai metalli può avere enormi conseguenze anche oltre la salute alla nascita. Le alterazioni degli ormoni steroidei sessuali durante la gravidanza sono state associate a una crescita fetale inadeguata, che porta a un basso peso alla nascita. La dimensione alla nascita è fortemente associata alla crescita di un bambino e al rischio di malattie croniche, tra cui obesità e cancro al seno. Puerto Rico ha uno dei tassi più alti di siti Superfund di qualsiasi giurisdizione degli Stati Uniti con 18 siti attivi, che possono contribuire ai tassi più elevati di esposizione ai metalli tossici. Tra le donne incinte, l’esposizione al metallo è maggiore in quelle che vivono a Porto Rico rispetto a quelle negli Stati Uniti continentali. Questo è importante perché, rispetto agli Stati Uniti in generale, le donne a Porto Rico hanno tassi significativamente più alti di parto pretermine [quasi il 12 per cento] e altri esiti negativi alla nascita. Inoltre, l’esposizione all’inquinamento ambientale è esacerbata da eventi meteorologici estremi, come uragani, siccità e inondazioni, che possono causare esposizioni elevate ai siti Superfund. Secondo gli autori dello studio, la ricerca futura dovrebbe indagare in che modo i cambiamenti nei marcatori della funzione endocrina influenzano la nascita e altri risultati sulla salute. Studi futuri dovrebbero anche esaminare i metalli essenziali in relazione alla salute materna e fetale e i metalli come miscele in relazione ai marcatori della funzione endocrina.
Daniele Corbo
Bibliografia: “Association of biomarkers of exposure to metals and metalloids with maternal hormones in pregnant women from Puerto Rico” by Zorimar Rivera-Núnez et al. Environment International
Immagine: Motherhood. (Marco Ortolan)
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Thanks! I like your blog😊
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Thank you so much 😄
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Interessante, terribile però questa situazione del Porto Rico 😦
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È una situazione che merita ulteriori ricerche
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