
Secondo uno studio condotto dai ricercatori dell’UCL, le persone con la sindrome di Charles Bonnet, che comporta allucinazioni visive per le persone che hanno perso la vista, hanno avuto un peggioramento dei sintomi durante la pandemia. Lo studio su 45 pazienti del Moorfields Eye Hospital tra giugno e luglio 2020, pubblicato su BMJ Open Ophthalmology , riporta uno straziante aumento dei sintomi in oltre la metà dei partecipanti. I risultati evidenziano che l’isolamento sociale, la solitudine, la mancanza di esercizio fisico e l’esposizione a media angoscianti durante il blocco del COVID-19 hanno esacerbato e intensificato le allucinazioni visive nel 56% dei pazienti studiati. Il team di ricerca aveva cercato di aumentare la consapevolezza di questa condizione pre-COVID; può colpire chiunque abbia la perdita della vista, dai bambini piccoli agli anziani. Il COVID ha avuto un impatto su ognuno di noi, ma ora ci sono le prove che l’isolamento sociale sta accelerando una spaventosa complicazione della disabilità visiva, che può avere un importante effetto a lungo termine sulla salute mentale. La sindrome di Charles Bonnet (CBS) non è curabile ma ci sono tecniche per gestire la condizione e supporto. I ricercatori dello studio affermano che, ove possibile, aumentare le interazioni sociali e fare esercizio fisico potrebbe aiutare a ridurre le allucinazioni. Affermano che un aumento della consapevolezza dei fattori di rischio della CBS da parte degli operatori sanitari è fondamentale per una diagnosi più efficace. Ciò porta a strategie migliori per promuovere la capacità dei pazienti di gestire la loro condizione. La pubblicazione dello studio coincide con una maggiore discussione pubblica sulla CBS, poiché un personaggio della serie Coronation Street ha iniziato ad avere allucinazioni a causa della sua perdita della vista a causa della neurite ottica. Nell’episodio di questa settimana, il personaggio è spaventato, isolato e ha paura che la gente pensi che stia “impazzendo”. Esme’s Umbrella, la campagna CBS del Regno Unito ha lavorato instancabilmente da quando è stata fondata da Judith Potts nel 2015 per aumentare la consapevolezza della condizione. Purtroppo è spesso trascurato come una condizione di salute mentale o altro e quindi non è gestito in modo efficace. Adesso è importante che anche questa voce venga ascoltata e che l’orrore della condizione venga riconosciuto non solo dalla TV nazionale ma anche da questo ultimo studio. L’obiettivo è che chiunque soffra di CBS non avrà paura di andare dal proprio medico e quando lo farà, verrà diagnosticato rapidamente. Il COVID-19 ha aggiunto alla situazione delle complicazioni negative come evidenziato nello studio. Inoltre un altro studio di un ricercatore dell’UCL, pubblicato il mese scorso, ha scoperto che le allucinazioni visive sperimentate dalle persone con CBS possono derivare da attività spontanea nei centri visivi del cervello.
Daniele Corbo
Bibliografia: “Exacerbation of visual hallucinations in Charles Bonnet syndrome due to the social implications of COVID-19” by Mariya Moosajee et al. BMJ Open Ophthalmology
Immagine: Ancient eyes (Stefano Speggiorin)