
Immagino un alveare quando parlano di relazioni
ma alle parole non fanno mai seguire le azioni,
la solitudine continua a divorare la pancia
di chi nel buio continua a piangere
ed urlano la loro desolazione
che nella mia mente diventa un frastuono
e sento voci che mi parlano dei diversi
che non sono mai stati accolti come cigni
e nella loro fiaba sono solo stati scarti
finiti a starnazzare dell’agonia dei loro giorni
desolati come un campo santo abbandonato
in cui nessuna fiamma fa compagnia ai morti
ma quelle anime vedono più luce dei vivi
che non capiscono che sono solo un fuoco fatuo
persi nella vanità di ciò che inseguono,
invece dal buio si alza spesso una preghiera
che vola sopra la nebbia più fitta
raggiungendo ogni cuore veramente aperto
e finalmente le lacrime sono ascoltate.
Daniele Corbo
Immagine: Boy And Solitude (Sandro Nocentini)
Molto bella, come sempre 😊
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Grazie Rita, sei gentile, come sempre😉😊
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