Danno cerebrale legato al composto comune negli articoli in plastica di tutti i giorni

Plastic nightmare Painting by Mara Grubert

I plastificanti contenuti in molti oggetti di uso quotidiano possono compromettere importanti funzioni cerebrali negli esseri umani. I biologi dell’Università di Bayreuth mettono in guardia da questo pericolo in un articolo su Communications Biology. Il loro studio mostra che anche piccole quantità di plastificanti bisfenolo A e bisfenolo S interrompono la trasmissione dei segnali tra le cellule nervose nel cervello dei pesci.
I ricercatori ritengono molto probabile che un’interferenza simile possa verificarsi anche nel cervello di esseri umani adulti. Pertanto, richiedono il rapido sviluppo di plastificanti alternativi che non rappresentino un rischio per il sistema nervoso centrale. I bisfenoli sono plastificanti che si trovano in un gran numero di prodotti in plastica in tutto il mondo, ad esempio negli imballaggi per alimenti, stoviglie in plastica, biberon, giocattoli, otturazioni dei denti e bambole per neonati. Negli ultimi anni sono già stati associati numerosi rischi per la salute, in particolare con il bisfenolo A (BPA).
Il team di ricerca di Bayreuth ha ora per la prima volta studiato gli effetti dei plastificanti sulla trasmissione del segnale tra le cellule nervose nel cervello adulto. Lo studio copre non solo il BPA, ma anche il bisfenolo S (BPS), che è spesso considerato meno dannoso per la salute. I loro risultati: entrambi i plastificanti compromettono la comunicazione tra le cellule nervose del cervello. Gli effetti nocivi sul cervello influenzano principalmente il delicato equilibrio tra le diverse funzioni neuronali. Mentre alcune cellule cerebrali trasmettono segnali che attivano uno stato di eccitazione nelle cellule a valle, altre cellule cerebrali hanno la funzione di inibire le cellule a valle. Tuttavia, il coordinamento sia dell’eccitazione che dell’inibizione è essenziale per un sistema nervoso centrale intatto.
È noto che numerosi disturbi nel sistema nervoso dei vertebrati sono innescati dal fatto che i segnali eccitatori e i segnali inibitori non sono coordinati o sono solo inadeguatamente coordinati. Quindi, è tanto più allarmante che i plastificanti BPA e BPS compromettano in modo significativo proprio questo coordinamento. Sono rimasti sorpresi di quante funzioni cerebrali vitali nei pesci siano influenzate dai plastificanti utilizzati in numerose industrie. Questo danno, come hanno potuto dimostrare, non si verifica immediatamente. Tuttavia, quando le cellule cerebrali sono esposte a piccole quantità di BPA o BPS per un mese, il danno è inconfondibile. Si scopre che i plastificanti influenzano il potenziale d’azione delle cellule cerebrali. Alterano la trasmissione chimica ed elettrica dei segnali attraverso le sinapsi. Inoltre, interrompono i circuiti importanti per la percezione e l’elaborazione degli stimoli acustici e visivi.
La scoperta dei danni causati dai plastificanti è arrivata da studi dettagliati su pesci rossi vivi. L’attenzione si è concentrata sulle due più grandi cellule nervose nel cervello dei pesci, le cellule di Mauthner. Integrano tutti gli stimoli sensoriali, che devono essere elaborati rapidamente e in modo coordinato con precisione quando i predatori si avvicinano. In questo caso, le cellule di Mauthner innescano reazioni di fuga salvavita. A causa di questa funzione, essenziale per la sopravvivenza, sono diventati particolarmente robusti nel corso dell’evoluzione. Le cellule di Mauthner sono in grado di scongiurare in una certa misura le influenze dannose o di compensare i danni in seguito. Ciò rende ancora più significativo il fatto che i plastificanti sono in grado di causare danni considerevoli a queste cellule.
I risultati ottenuti attraverso studi sui cervelli di pesce giustificano la valutazione che BPA e BPS possono anche danneggiare gravemente il cervello degli esseri umani adulti. In questo contesto, è essenziale che la scienza e l’industria sviluppino nuovi plastificanti per sostituire questi bisfnoli, pur essendo sicuri per la salute umana. L’efficienza delle tecniche di ricerca che hanno utilizzato nello studio potrebbe, inoltre, dimostrarsi un valido aiuto nello sviluppo di plastificanti alternativi. Consentono di testare in modo rapido ed economico in che modo una sostanza in esame influisce sulle cellule cerebrali.

Daniele Corbo

Bibliografia: “Bisphenols exert detrimental effects on neuronal signaling in mature vertebrate brains” by Elisabeth Schirmer, Stefan Schuster & Peter Machnik. Communications Biology

Immagine: Plastic nightmare (Mara Grubert)

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