
Credo che ad ogni mese dell’anno si possa associare un profumo, se a Gennaio, ad esempio, il profumo che più gli si addice è quello della neve, a Maggio in assoluto è quello della rosa. La rosa è il fiore che più simboleggia la femminilità: forma perfetta che si apre nelle sue volute a spirale per donare colore e profumo. Ma non vorrei soffermarmi su questo meraviglioso fiore, già tanta letteratura si è fatta e non è mia intenzione cadere nella retorica, il suo profumo resta il cardine del senso di questo scritto. Il profumo è davvero difficile da descrivere in parole e colori? Ho trovato per voi una bella poesia di Corrado Govoni, poeta crepuscolare e poi futurista. Leggetela con il trasporto dei sensi e poi lasciatevi suggestionare dalle immagini che abbiamo scelto per evocare un profumo.

SIMONETTA FANTONI
VENDEMMIA
TECNICA MISTA SU TELA
70X50
Simonetta Fantoni Atelier Spazio Arte
I profumi (Corrado Govoni)
I
Vi sono dei profumi d’un candore
di neve intatta, bianchi e affascinanti
come miraggi tremuli, abbaglianti
come pupille di gatte in amore.
Vi sono dei profumi d’un languore
di roseo crepuscolo, eccitanti
come femmine ignude, fruscianti
come sete di vario colore.
Dei profumi enigmatici e perversi
come gemme che han tutte le dolcezze
tutte le voluttà, tutte le ebbrezze
della carne palpata: chiari e tersi
con qualche argento ed oro che li screzia
come gli specchi ovali di Venezia.
II
Altri sono pallidi come chiarore
di luna, o mistici come gli incensi,
altri scialbi e ristretti ed altri immensi
come orizzonti effusi di sopore.
Altri sanno di morte, altri d’amore
alcuni sono così forti e densi
che inebriano tutti i nostri sensi
qual per un potentissimo liquore.
Come le note, volatili e fini,
lunghi e umidi come le caverne,
profondi e freddi come le cisterne,
o acuti come trilli di cantini,
azzurri come suoni di campane,
verdi e freschi come oasi lontane.
III
S’aprono come ruote di pavone,
orgogliosi ed argentei firmamenti;
bruciano come fiamme trasparenti
sui fiori, immemori dell’espiazione.
S’alzano pallidi in guisa d’un alone,
fugaci come lampi opalescenti
e fissi come sguardi persistenti,
affascinanti come una canzone.
Immagine: Giuliana Busi, Olio su tela, 50×80
Bellissima e molto significativa.
olfatto e immagine si intrecciano nella persona secondo le esperienze della vita.
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