
Si può morire di solitudine? Forse no, ma sicuramente la solitudine aiuta a morire.
Un recente studio dell’Università della Finlandia orientale mostra che la solitudine tra gli uomini di mezza età è associata a un aumento del rischio di cancro.
Secondo i ricercatori, tenere conto della solitudine e delle relazioni sociali dovrebbe quindi essere una parte importante dell’assistenza sanitaria globale e della prevenzione delle malattie. I risultati, pubblicati su Psychiatry Research, hanno stimato, sulla base di studi condotti negli ultimi anni, che la solitudine potrebbe rappresentare un rischio per la salute altrettanto significativo del fumo o del sovrappeso. Questi risultati supportano l’idea che si dovrebbe prestare attenzione a questo problema.
Lo studio è stato avviato negli anni ’80 con la partecipazione di 2.570 uomini di mezza età della Finlandia orientale. La loro salute e mortalità sono state monitorate sulla base dei dati registrati fino ai giorni nostri. Durante il follow-up, 649 uomini, ovvero il 25% dei partecipanti, hanno sviluppato il cancro e 283 uomini (11%) sono morti di cancro. La solitudine ha aumentato il rischio di cancro di circa il dieci per cento. Questa associazione con il rischio di cancro è stata osservata indipendentemente dall’età, dallo stato socio-economico, dallo stile di vita, dalla qualità del sonno, dai sintomi della depressione, dall’indice di massa corporea, dalle malattie cardiache e dai loro fattori di rischio. Inoltre, la mortalità per cancro era più alta nei pazienti affetti da cancro che non erano sposati, vedovi o divorziati allo stato basale.
La consapevolezza degli effetti sulla salute della solitudine è in costante aumento. Pertanto, è importante esaminare, in modo più dettagliato, i meccanismi attraverso i quali la solitudine provoca effetti negativi sulla salute. Queste informazioni consentirebbero di alleviare meglio la solitudine e i danni da essa causati, nonché di trovare modi ottimali per mirare a misure preventive.
Daniele Corbo
Bibliografia: “Loneliness and social isolation increase cancer incidence in a cohort of Finnish middle-aged men. A longitudinal study” by Kraav, S., Lehto, S.M., Kauhanen, J., Hantunen, S., Tolmunen, T. Psychiatry Research
Immagine: Childe Hassam, Rainy midnight, 1890, Olio su tela, 54×46,4
Pare proprio che gli uomini siano maggiormente sensibili alla solitudine, rispetto alle donne. Forse, perché le donne cercano modi per tenersi impegnate durante la propria giornata?
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Credo che sia un modo diverso di elaborare le emozioni.
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Terribile!
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Davvero cara Luisa! Buona serata
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😘🙏😘
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