
I ricercatori hanno studiato come l’elaborazione dei profumi influenzi le strutture del cervello. Hanno usato impulsi elettrici per stimolare i bulbi olfattivi degli animali da esperimento. Quindi, hanno analizzato l’attività nella corteccia olfattiva, dove vengono elaborati gli stimoli olfattivi.
Sapevano già che esiste una connessione tra il bulbo olfattivo e la corteccia piriforme, una parte della corteccia olfattiva, nella percezione dei profumi. Ma il loro obiettivo era approfondire le strutture cerebrali e scoprire quali regioni avevano sottovalutato o trascurato fino ad ora. Finora, solo pochi studi sulla percezione olfattiva hanno analizzato le regioni al di fuori del bulbo olfattivo e delle regioni della corteccia olfattiva nei roditori. Non è ancora del tutto chiaro come si formino i ricordi olfattivi. Il loro obiettivo era chiarire fino a che punto le strutture cerebrali che non fanno parte del sistema olfattivo sono coinvolte nella formazione della memoria olfattiva.
Prove di elaborazione olfattiva nel cervello dei roditori
Nel loro studio, i ricercatori hanno combinato la stimolazione elettrofisiologica con la risonanza magnetica funzionale (fMRI). Seguendo questo approccio, il team ha ottenuto un quadro dettagliato delle strutture neuronali che hanno risposto alla stimolazione del bulbo olfattivo. Le strutture altamente reattive sono state quindi analizzate in modo più approfondito utilizzando l’analisi di ibridazione in situ a fluorescenza dell’espressione genica neuronale. Questa tecnica aiuta i ricercatori a determinare se i neuroni immagazzinano effettivamente lo stimolo olfattivo: questo evento serve come prova della formazione della memoria.
Sicuramente, la stimolazione del bulbo olfattivo aveva portato ad un’attività genetica alterata. Ciò è accaduto anche nelle cellule nervose della corteccia limbica, cioè in un’unità funzionale a cui è attribuita l’elaborazione delle emozioni. Il coinvolgimento di queste strutture non olfattive gioca probabilmente un ruolo chiave nella memorizzazione delle esperienze olfattive. Si deduce da ciò che i roditori categorizzano rapidamente i profumi percepiti come piacevoli o sgradevoli mentre li annusano.
Nel complesso, i risultati dimostrano che il sistema olfattivo lavora a stretto contatto con i sistemi di ricompensa e avversione del cervello sia nell’apprendimento che nella formazione della memoria. Lo studio fornisce un’ulteriore base teorica per capire perché il senso dell’olfatto gioca un ruolo così unico nella formazione e nel recupero dei ricordi.
Daniele Corbo
Bibliografia: “Olfactory information storage engages subcortical and cortical brain regions that support valence determination” by Denise Manahan-Vaughan et al. Cerebral Cortex
Immagine: smell the flowers (Olga Novokhatska)
Molto interessante!
A me i profumi portano sempre ricordi
Ultimamente ho risentito il “profumo dell’acqua” : non lo sentivo più da tanto tempo e non saprei neppure come definirlo… e mi sono sentita in pace
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Che bello “il profumo dell’acqua”, capisco che vuoi dire… io amo tanto “il profumo della pioggia”, tocca delle corde molto profonde
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💜🧡💜🧡💜🧡
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😘😘❤️❤️
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