
Un team di scienziati dell’Université Laval potrebbe aver scoperto perché una grave depressione colpisce le donne e gli uomini in modo diverso, secondo uno studio appena pubblicato su Nature Communications. I ricercatori hanno esaminato il cervello delle persone depresse al momento della morte e hanno scoperto alterazioni localizzate in diverse parti del cervello per ogni sesso. Hanno anche identificato un potenziale biomarcatore della depressione nelle donne.
La depressione è molto diversa tra uomini e donne, nelle donne, la malattia è due volte più comune, i sintomi sono diversi e la risposta agli antidepressivi non è la stessa degli uomini. L’obiettivo dei ricercatori era scoprire perché. In uno studio precedente, il team ha dimostrato che lo stress sociale prolungato nei topi maschi ha indebolito la barriera ematoencefalica che separa il cervello dalla circolazione sanguigna periferica. Questi cambiamenti erano dovuti alla perdita di una proteina chiamata claudin-5 ed erano evidenti nel nucleus accumbens, una parte del cervello associata alla ricompensa e al controllo delle emozioni. I ricercatori hanno trovato la stessa cosa nel cervello degli uomini che soffrivano di depressione al momento della loro morte.
Quando i ricercatori hanno ripetuto l’esperimento su topi femmina, hanno scoperto che le alterazioni della barriera cerebrale causate dalla perdita di claudina-5 si trovavano nella corteccia prefrontale. I loro risultati erano gli stessi quando hanno esaminato il cervello di donne che soffrivano di depressione al momento della loro morte. Negli uomini, invece, la barriera ematoencefalica della corteccia prefrontale non è stata interessata. La corteccia prefrontale è coinvolta nella regolazione dell’umore, ma anche nell’ansia e nella percezione di sé. Nei topi maschi cronicamente stressati e negli uomini con depressione, questa parte del cervello era inalterata.
Questi risultati suggeriscono che lo stress cronico altera la barriera cerebrale in modo diverso a seconda del sesso. Mentre progredivano con le scoperte, i ricercatori hanno trovato un marcatore del sangue collegato alla salute della barriera cerebrale. Il marcatore, la E-selectina solubile, è una molecola infiammatoria che si trova a concentrazioni più elevate nel sangue di topi di sesso femminile stressati. È presente anche nei campioni di sangue delle donne con depressione, ma non negli uomini.
Oggi, la depressione viene ancora diagnosticata tramite questionari. Questo gruppo di ricerca è il primo a mostrare l’importanza della salute neurovascolare nella depressione e a suggerire la E-selectina solubile come biomarcatore della depressione. Potrebbe essere potenzialmente utilizzato per lo screening e la diagnosi della depressione. Potrebbe anche essere utilizzato per misurare l’efficacia dei trattamenti esistenti o dei trattamenti in fase di sviluppo. Ma prima, sarà necessario condurre studi clinici su ampia coorte per confermare l’affidabilità del biomarcatore.
Daniele Corbo
Bibliografia: “Vascular and blood-brain barrier-related changes underlie stress responses and resilience in female mice and depression in human tissue” by Caroline Ménard et al. Nature Communications
Immagine: Lá depression (Gabriel Estaifo)
Grazie sempre per questi testi che ci permettono di conoscere lo stato della ricerca.
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Grazie a te, Maria Luisa. Sapere che risultano utili, dà la forza per andare avanti.
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Grazie, sempre!
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Grazie a te!
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