La vitamina K può aiutare a scongiurare la demenza

In un nuovo studio condotto sui ratti, gli scienziati riportano prove che la vitamina K potrebbe aiutare a proteggere dai declini cognitivi legati all’invecchiamento associati al morbo di Alzheimer e ad altre forme di demenza. La vitamina K2 ha dimostrato un impatto molto promettente nell’ostacolare i cambiamenti comportamentali, funzionali, biochimici e istopatologici legati all’invecchiamento nel cervello dell’invecchiamento senile. La vitamina K2 può essere proposta come un approccio promettente per attenuare i disturbi legati all’età e preservare le funzioni cognitive negli individui che invecchiano.
Il team dell’Università di AlMaarefa, ha presentato i risultati all’incontro annuale dell’American Association for Anatomy durante l’incontro di biologia sperimentale (EB) 2022, tenutosi a Filadelfia dal 2 al 5 aprile.  La demenza è una forma di deterioramento cognitivo che interferisce con la vita quotidiana ed è diversa dai normali vuoti di memoria che si verificano con l’invecchiamento. Negli Stati Uniti, si stima che più di sei milioni di persone convivano attualmente con l’Alzheimer, uno dei tipi più comuni di demenza. 
La vitamina K è un gruppo di composti che include la vitamina K1, che si trova nelle verdure a foglia verde e alcune altre verdure, e la vitamina K2, che si trova nella carne, nei formaggi e nelle uova. Precedenti studi hanno collegato la vitamina K con i processi coinvolti nel funzionamento del cervello e alcuni studi hanno associato carenze di vitamina K con il morbo di Alzheimer e la demenza.
Il nuovo studio chiarisce alcuni dei percorsi biologici attraverso i quali la vitamina K sembra aiutare a preservare il funzionamento cognitivo. I ricercatori hanno studiato gli effetti del menachinone-7 (MK-7), una forma di vitamina K2, in ratti di 3 mesi, un’età in cui i ratti hanno raggiunto la maturità. Un gruppo di ratti ha ricevuto MK-7 supplementare per 17 mesi mentre l’altro gruppo no. I ricercatori hanno utilizzato test convalidati tra cui un labirinto, un test di nuoto e un test di socialità per valutare il funzionamento cognitivo dei ratti e il comportamento depressivo e ansioso. 
Questi test hanno rivelato che i ratti che hanno ricevuto MK-7 si sono comportati meglio di quelli che non l’hanno fatto. La supplementazione di vitamina K è stata associata a una ridotta evidenza di deterioramento cognitivo, depressione e ansia, insieme a una migliore memoria spaziale e capacità di apprendimento.
Alla fine dello studio, i ricercatori hanno esaminato i tessuti cerebrali dei ratti per ottenere informazioni sui percorsi biologici coinvolti. I risultati suggeriscono che l’integrazione di vitamina K influisca sui percorsi che coinvolgono le proteine ​​NLRP3, caspasi-1 e Nrf-2, che sono coinvolte nell’infiammazione e nell’attività antiossidante. Sembra inoltre che promuova l’espressione della tirosina, un aminoacido che aiuta a preservare le funzioni cognitive.
Oltre alle varie forme di vitamina K che si trovano naturalmente negli alimenti, sono disponibili in commercio integratori di vitamina K. Tuttavia, i ricercatori hanno avvertito che sono necessari ulteriori studi per determinare se le nuove scoperte si traducono dai ratti all’uomo e per identificare la fonte e la dose ottimali di vitamina K per raccogliere potenziali benefici per il cervello. Si consiglia alle persone che assumono alcuni anticoagulanti e altri farmaci di evitare integratori di vitamina K e cibi ricchi di vitamina K. Saranno necessari ulteriori studi clinici per valutare il dosaggio appropriato per la protezione contro l’Alzheimer, specialmente in quelli trattati con antagonisti della vitamina K.

Daniele Corbo

Bibliografia: The findings will be presented at Experimental Biology 2022

Immagine: Vitamin Still Life (Juliya ZHUKOVA)

3 commenti Aggiungi il tuo

  1. luisa zambrotta ha detto:

    E’ una notizia fantastica!

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    1. Si, viste le percentuali di persone che vengono colpite da demenza è davvero uno studio importantissimo.

      Piace a 1 persona

      1. luisa zambrotta ha detto:

        Grazie, Daniele caro
        Un abbraccio🤗💜🤗

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