
La ricerca sulle capacità cognitive uniche dei cani porta spesso a sorprese, inclusa la capacità dei cani di formare rappresentazioni mentali delle cose che odorano o che sanno quando i loro proprietari fanno qualcosa per sbaglio. Tuttavia, la ricerca sulla cognizione del cane soffre degli stessi pregiudizi della psicologia generale: in entrambi i campi, gli studi vengono solitamente condotti nelle società WEIRD (occidentali, istruite, industrializzate, ricche e democratiche).
Sebbene quasi tutto ciò che sappiamo sui legami cane-uomo, sul comportamento del cane e sulla cognizione del cane provenga da società WEIRD, la maggior parte dei cani nel mondo vive al di fuori di queste condizioni. Per affrontare questo pregiudizio e formare una migliore comprensione delle relazioni cane-uomo nelle società di tutto il mondo, un team di ricercatori dell’MPI di geoantropologia e dell’MPI di antropologia evolutiva ha valutato i dati sulle funzioni e il trattamento dei cani in 124 società distribuite a livello globale.
I ricercatori hanno scoperto che, in tutte le società, le funzioni dei cani sono un buon predittore di come vengono trattati dai loro proprietari. L’analisi ha mostrato che più funzioni i cani hanno in una società, come la guardia, la pastorizia o la caccia, più è probabile che sia stretta la relazione cane-uomo.
Per condurre lo studio, i ricercatori hanno studiato i dati etnografici del database interculturale eHRAF e identificato le società in cui i cani svolgono una delle cinque funzioni principali: caccia, difesa, custodia delle mandrie, pastorizia e trasporto o trasporto di provviste. Hanno quindi raccolto dati su come i cani vengono trattati in quelle società e li hanno codificati in tre dimensioni: cura positiva (ad es. I cani sono ammessi in casa, i cani ricevono assistenza sanitaria, i cuccioli vengono allevati), trattamento negativo (ad es. I cani non vengono nutriti, i cani vengono maltrattati fisicamente , i cani vengono regolarmente abbattuti) e la personalità (ad es. ai cani viene dato un nome, i cani vengono seppelliti e/o pianti, i cani sono percepiti come membri della famiglia).
Analizzando la relazione tra le funzioni del cane e il trattamento, i ricercatori hanno dimostrato che il numero di funzioni è associato positivamente a cure e personalità positive e associato negativamente a trattamenti negativi. Tuttavia, hanno anche scoperto che non tutti i lavori di un cane influenzano il trattamento allo stesso modo. Ad esempio, è particolarmente probabile che la pastorizia aumenti l’assistenza positiva, mentre la caccia non ha alcun impatto sull’assistenza positiva o sul trattamento negativo, ma aumenta le probabilità di personalità familiare. Pertanto, nelle società in cui i cani vengono tenuti per la caccia, è più probabile che gli esseri umani diano un nome ai propri cani e li percepiscano come membri della famiglia.
Inoltre, lo studio ha dimostrato che il trattamento negativo e l’assistenza positiva non si escludono a vicenda. Infatti, delle 77 società con dati per tutte e tre le dimensioni del trattamento del cane, 32 hanno mostrato la presenza sia di cure positive che di cure negative. Ciò suggerisce che il rapporto cane-uomo non è così semplice o diretto come “il migliore amico dell’uomo”, ma comporta un complesso equilibrio tra l’offerta di cure e la riduzione al minimo dei costi.
Questo studio aggiunge un test sistematico per spiegare i driver culturali che modellano la varietà dei legami cane-uomo in tutto il mondo. Questo rappresenta un primo passo per capire se le abilità cognitive e sociali associate ai cani sono universali o sono influenzate dall’ambiente culturale in cui vivono i cani. I ricercatori sperano che studi futuri portino a una maggiore comprensione della storia della cooperazione cane-uomo. Ad esempio, mentre circa la metà delle società mondiali tiene i cani per un solo scopo, l’altra metà li utilizza in molteplici modi. Perché alcune società hanno iniziato a impiegare cani per molteplici scopi? Tale uso ha portato notevoli benefici? E se sì, quali erano? Rispondere a queste domande rivelerà con nuovi dettagli come cani e umani si sono influenzati a vicenda nel corso della nostra storia condivisa.
Daniele Corbo
Bibliografia: “Function predicts how people treat their dogs in a global sample” by Juliane Bräuer et al. Scientific Reports
Immagine: made by OrmeSvelate with AI
Pensa che sono da poco tornato dalle Maldive, e mi sono sorpreso che non vi fossero cani, da nessuna parte.
Mi è stato spiegato che il cane è visto come “animale impuro” dalla legge islamica, per cui nelle isole non se ne trova neppure uno, non sono mai stati importati o allevati.
Riguardo a me: da ANNI la moglie desidererebbe un cagnolino…
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Non sapevo di questo aspetto delle Maldive. Grazie
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Perché non fai una bella sorpresa alla TDM – Tua Dolce Metà – e arrivi con un bel cucciolotto?
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Il problema è che abitiamo in appartamento, e torniamo entrambi a casa vero le 18.
E’ impensabile lasciare un cagnolino a casa da solo dalla mattina alla sera.
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La vita in appartamento non sarebbe un grande problema, ma gli orari sì, purtroppo 🐶
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Io sono innamorata dei cani, nonostante prima di accoglierne uno in casa di mia madre li guardavo con circospezione. E pensa che la scorsa estate il cane di una vicina di casa, probabilmente impaurito da me, appena accolta in casa sua dai suoi familiari mi si è avventato su di una gamba. Ma ciò non mi ha tolto l’amore e la simpatia per loro.
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I cani hanno una gamma molto varia di comportamenti e sensibilità. E molto dipende dai loro padroni.
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Beh, il cane di cui ho parlato è una razza impegnativa e non ha neppure un anno. I padroni hanno tutt’oggi un altro cane ma è tranquillissimo ed in passato ne hanno avuti altri.
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Bell’articolo; grazie anche da parte della mia Sissi 🐾🤗
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Grazie mille, cara. E grazie a Sissi!
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Sta scodinzolando di piacere 🐩
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