
I ricercatori dell’Institute for Functional Medicine, della Virginia Commonwealth University e dell’American Nutrition Association hanno riferito di una serie di casi di sei donne che hanno completato una dieta e un programma di stile di vita a supporto della metilazione progettati per impatto sulla metilazione del DNA e misure dell’invecchiamento biologico.
L’intervento sullo stile di vita modificabile utilizzato dai partecipanti a questa serie di casi è stato studiato per la prima volta in uno studio clinico pilota in cui i partecipanti (tutti uomini di età compresa tra 50 e 72 anni) hanno ridotto la loro età biologica in media di 3,23 anni rispetto ai controlli. La serie di casi qui riportati è stata condotta per approfondire l’indagine su un intervento sullo stile di vita modificabile che era in gran parte lo stesso in altre popolazioni; soprattutto nelle donne.
Il team ha svolto un intervento consistente in un programma di otto settimane. Questo programma includeva indicazioni su dieta, sonno, esercizio fisico e rilassamento, probiotici e fitonutrienti supplementari e coaching nutrizionale. La metilazione del DNA e l’analisi dell’età biologica (Horvath DNAmAge clock (2013)) sono state condotte su campioni di sangue al basale e alla fine del periodo di otto settimane.
Cinque dei sei partecipanti hanno mostrato una riduzione dell’età biologica compresa tra 1,22 e 11,01 anni rispetto alla loro età biologica di base. C’era una differenza statisticamente significativa (p=0,039) nell’età biologica media dei partecipanti prima (55,83 anni) e dopo (51,23 anni) dell’intervento di dieta e stile di vita di 8 settimane, con una diminuzione media di 4,60 anni. L’età cronologica media all’inizio del programma era di 57,9 anni e tutti i partecipanti tranne uno avevano un’età biologica inferiore alla loro età cronologica all’inizio del programma, suggerendo che i cambiamenti dell’età biologica non erano correlati al miglioramento della malattia e invece potevano essere attribuiti a meccanismi di invecchiamento alla base.
Questa serie di casi di donne partecipanti estende il precedente studio pilota di questo intervento negli uomini, indicando che cambiamenti di età biologica favorevoli possono essere realizzabili in entrambi i sessi. Inoltre, l’indagine su individui altrimenti sani, piuttosto che su quelli con malattia diagnosticata, suggerisce un’influenza diretta sui meccanismi sottostanti dell’invecchiamento invece che sull’invecchiamento guidato dalla malattia.
Daniele Corbo
Bibliografia: “Potential reversal of biological age in women following an 8-week methylation-supportive diet and lifestyle program: a case series” by Kara N. Fitzgerald et al. Aging US
Immagine: made by OrmeSvelate with AI
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